30 Marzo 2015, h. 15:13

Al via un tavolo tecnico per smussare la normativa sugli f-gas

Confartigianato lo ha giustamente definito “un mostro burocratico inutilmente costoso che costringe gli imprenditori ad una assurda trafila di adempimenti per poter continuare a lavorare”.

Parliamo della certificazione obbligatoria per imprese e persone che operano su apparecchiature che contengono gas fluorurati a effetto serra, frutto del recepimento inutilmente restrittivo e complesso di un regolamento europeo del 2006.

In questi giorni Accredia, l’Ente unico di accreditamento nazionale, ha avviato un tavolo tecnico congiunto tra organismi di certificazione, Confartigianato e le altre organizzazioni del comparto che dovrà elaborare delle proposte da presentare al Ministero dell’Ambiente per rendere applicabile questa normativa attualmente disattesa dal 44% degli operatori e da quasi il 70% delle imprese di installazione e manutenzione a causa dei costi e delle complicazioni burocratiche.

E proprio semplificare le procedure, ridurre i costi, cancellare il rinnovo annuale delle certificazioni, rivedere il Piano di qualità sono i punti su cui Confartigianato darà battaglia a partire dalla prima riunione del tavolo che si insedierà il 2 aprile.

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