30 Giugno 2015, h. 12:39

Svolta per i restauratori: pubblicato il bando per la qualificazione professionale

Ci sono voluti oltre 20 anni, ma finalmente lo scorso 23 giugno il Ministero dei Beni Culturali ha pubblicato il bando nazionale per la qualifica di restauratore di beni culturali. Una data storica per Confartigianato che da anni si batte per veder riconosciute agli imprenditori artigiani le competenze e la professionalità dimostrate sul campo.
Con la pubblicazione del bando viene di fatto valorizzato il ruolo fondamentale svolto dalle botteghe artigiane storiche a favore della conservazione e del restauro del patrimonio artistico del nostro paese, un complesso sistema di attività con competenze tecniche uniche al mondo. Ora si apre la fase della presentazione, entro il 30 ottobre, delle domande per partecipare al bando tramite una procedura telematica.
Il Presidente dei Restauratori di Confartigianato Vincenzo Basiglio non nasconde la sua soddisfazione e pensa già alle prossime iniziative. “Siamo euforici, vogliamo festeggiare questo traguardo e, come primo impegno, il giorno successivo al termine per la presentazione delle domande, vale a dire il 31 ottobre, pensiamo di organizzare una giornata di valorizzazione del ruolo del restauratore con botteghe e cantieri aperti. Questo per mostrare e spiegare al neofita, ai curiosi, agli studenti, alle scuole, alle quali dedicheremo successivamente un’altra iniziativa specifica, che cosa è questo nostro lavoro, che è uno dei mestieri più belli che esistano del mondo”.
Dall’Italia lo sguardo va all’Europa dove i restauratori di Confartigianato sono altrettanto impegnati, come spiega Roberto Borgogno, componente del Consiglio Direttivo di Confartigianato Restauro e technical expert di SBS-Sme: “La direttiva sul riconoscimento del titolo professionale, recepita in Italia nel 2006, ha introdotto questa nuova figura che adesso deve essere identificata e caratterizzata anche in Europa. Si tratta di un processo che vorremmo regolare e fare nostro proprio come Confartigianato”. I prossimi impegni per valorizzare la figura dei restauratori vedono schierata accanto a Confartigianato l’Associazione restauratori italiani. “Si deve riuscire – sottolinea Antonella Docci, Presidente dell’Associazione – a fare massa critica, a trovare punti di condivisione, argomenti comuni per fare comprendere le specificità, le peculiarità del nostro settore, del nostro lavoro. Prima che sia troppo tardi”.

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