17 Settembre 2015, h. 14:12

La politica monetaria spinge verso il basso i tassi; il credito alle imprese a giugno 2015 ancora in discesa (-1,6%), ma in rallentamento

La crescita dell’economia italiana indicata ieri dall’Ocse è dello 0,7% per il 2015 e dell’1,3% per il 2016, più allineata rispetto alla media Ue di 1,9%. Nel contesto di questo avvio della ripresa si osserva una attenuazione del calo del credito alle imprese che a giugno 2015 segna una flessione tendenziale dell’1,6%, in attenuazione rispetto ai mesi precedenti. La politica monetaria espansiva spinge verso il basso il costo del credito, con il tasso di interesse sui prestiti alle imprese che in Italia scende al 2,06%, riducendo lo spread con la media dell’Eurozona.

Ma la politica monetaria espansiva non basta, come ben evidenziato nella presentazione del Bollettino della BRI «È irrealistico e pericoloso aspettarsi che la politica monetaria possa curare tutti i mali dell’economia mondiale» (13 settembre 2015 – Claudio Borio, Capo del Dipartimento monetario ed economico, BRI).

Per dare più vigore alla crescita serve un maggiore dinamismo dell’economia reale e in particolare della domanda per investimenti che può influenzare positivamente la produttività oltre che la qualità e quantità dell’occupazione; per sostenere la domanda di investimenti servono tassi bassi e disponibilità del credito bancario. Al secondo trimestre 2015 la domanda di investimenti è in crescita rispetto ad un anno prima (+0,3%), ma il fenomeno è tutto sostenuto dalla domanda di mezzi di trasporto (+23,0%), mentre persiste una flessione del’1,9% degli investimenti in costruzioni e ristagna (-0,1%) la domanda di investimenti in macchinari.

L’analisi dell’Ufficio Studi sul mercato del credito presentata oggi

 

CREDITO ALLE IMPRESE: dinamica tendenziale

(Gennaio 2010-giugno 2015. Imprese non finanz. (escluse fam. prod.) corretti con le cartolarizzaz.  – Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia)

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INVESTIMENTI FISSI LORDI IN MACCHINARI, AUTOMEZZI ed altro: dinamica tendenziale

(I trim. 2010-II trim. 2015. Volumi destagionalizzati – Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

 

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TASSI DI INTERESSE ALLE IMPRESE non finanziarie (escluse famiglie produttrici)

(Gennaio 2014-luglio 2015. Prestiti non c/c nuove operazioni – Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia)

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