13 Dicembre 2016, h. 15:06

STUDI – Nell’ultimo anno crescita tasso occupazione (+0,8 punti) trainata da senior (+1,6), Nord est (+1,3) e donne (+1,2). Ore lavorate a +1,6%, meglio il Manifatturiero (+2,6%), in ritardo le Costruzioni (-3,4%)

L’analisi dei dati trimestrali del mercato del lavoro evidenzia – all’interno del trend di aumento delle ore lavorate, degli occupati e del tasso di occupazione – alcune differenziazioni che valuteremo con un confronto nell’arco dell’ultimo anno.

Nel terzo trimestre del 2016 le ore lavorate crescono dell’1,6% rispetto ad un anno prima, dinamica trainata dal Manifatturiero (+2,6% nell’Industria in senso stretto) mentre i Servizi segnano un aumento in linea con la media e le Costruzioni mostrano un ritardo, con un calo dell’input di lavoro del 3,4%. La buona performance del mercato del lavoro manifatturiero è in linea con il maggiore contributo del comparto alla crescita del valore aggiunto che abbiamo segnalato qualche giorno fa.

Sul lato dell’offerta di lavoro nel terzo trimestre del 2016 l’occupazione complessiva mostra un aumento dell’1,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, combinazione di una crescita dell’1,8% dei dipendenti – tutto determinato da dipendenti a tempo indeterminato (+2,2%) – e un calo dell’1,4% degli indipendenti.

Focalizzando l’attenzione sul lavoro indipendente, si osserva il calo più marcato per il tempo parziale (-4,5%) e per gli indipendenti – imprenditori e professionisti – con dipendenti (-2,4%). Per approfondire i caratteri strutturali del lavoro dipendente sul segmento di piccola impresa rimandiamo all’Elaborazione Flash “Il quadro del lavoro dipendente nell’artigianato per area e territorio” pubblicata nei giorni scorsi in collaborazione con la Direzione Relazioni Sindacali. Clicca qui per scaricarla.

Nel III trimestre 2016 il tasso di occupazione è al 57,6%, di 2,5 punti sopra al minimo del 55,1% del I trimestre 2014 e inferiore di 1,5 punti al massimo di 59,1% registrato nel secondo trimestre 2008: tenendo conto dei 4 punti che intercorrono tra minimo e massimo ad oggi è stato coperto il 62% del percorso di risalita verso il livello pre crisi.

Nell’ultimo anno il tasso di occupazione sale di 0,8 punti nell’ultimo anno, con un maggiore dinamismo delle donne (+1,2 punti) rispetto agli uomini (+0,5 punti); per classi di età il rapporto tra occupati e popolazione sale maggiormente nel segmento dei lavoratori senior (+1,6 punti per classe 50-64 anni)  rispetto alla classe 35-49 anni (+0,9 punti) e a quella under 35 (+0,2 punti); per quest’ultima classe di giovani lavoratori la crescita del tasso di occupazione è tutta determinata dalla componente femminile e dagli under 25 (per entrambi si registra un aumento di 0,5 punti). Un approfondimento sul mercato del lavoro femminile è disponibile nel Rapporto “Più velocità alla crescita. Con più impresa e lavoro delle donne”, 13° Osservatorio Confartigianato Donne Impresa presentato la scorsa settimana a Udine: clicca qui per scaricarlo.

Nell’ultimo anno il tasso di occupazione sale in modo omogeneo tra italiani (+0,8 punti) e stranieri (+0,9 punti) e anche per titolo di studio non si registrano ampie differenze: +0,7 punti fino a licenza media, +0,8 punti per diplomati e +0,6 punti per laureati.

In chiave territoriale si osserva un maggiore dinamismo del tasso di occupazione nel Nord Est (+1,3 punti) e Mezzogiorno (+1 punto); segue il Nord Ovest (+0,7 punti) mentre è più stabile il Centro (+0,2 punti). Tra i territori regionali si osserva una crescita del tasso di occupazione superiore al punto percentuale per Molise (+2,5 punti), PA Bolzano (+2,1 punti), Abruzzo (+1,9 punti), Emilia-Romagna (+1,7 punti), Puglia e Campania (entrambe con +1,6 punti), Sardegna (+1,3 punti) e Veneto (+1,2 punti).

Per quanto riguarda il costo del lavoro, al III trimestre 2016 si osserva, sempre su base tendenziale, una diminuzione dello 0,2% combinazione di un calo del 2,1% degli oneri sociali, effetto della riduzione contributiva associata alle nuove assunzioni a tempo indeterminato, e di un aumento dello 0,4% delle retribuzioni. Le politiche di contenimento della tassazione del lavoro sono particolarmente rilevanti in un contesto di tendenza deflattiva dei prezzi alla produzione che – al netto dell’Energia – sono in discesa dello 0,2% sul mercato interno e dello 0,4% sui mercati extra Uem mentre sono stazionari (+0,1%) sul mercati dell’Area euro.

 

 

Tasso occupazione 2006-2016

(III trimestre 2006-III trimestre 2016 – 15-64 anni – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Dinamica tasso occupazione ultimo anno per regione

(III trimestre 2016-III trimestre 2015 – variazione in punti percentuali del tassi di occupazione 15-64 anni – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
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Dinamica tasso occupazione ultimo anno per genere, classe età, cittadinanza e titolo studio

(III trimestre 2016-III trimestre 2015 – variazione in punti percentuali del tassi di occupazione 15-64 anni – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Dinamica ore lavorate ultimo anno per settore

(III trimestre 2016-III trimestre 2015 – variazione % settori non agricoli – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Dinamica occupati per tipologia di orario, posizione e carattere dell’occupazione

(III trimestre 2016-III trimestre 2015 – variazione % – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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