17 Dicembre 2016, h. 09:55

STUDI – Si diradano le nubi, ma ripresa ancor fragile. Tra gli indicatori chiave 5 positivi e in miglioramento, ma 2 in negativo e peggioramento

Il crescente peso del settore residenziale per la domanda di energia e la produzione di emissioni inquinanti pone sfide nuove alle imprese dell’Edilizia. In questa prospettiva green le nuove tecniche costruttive, l’utilizzo di nuovi materiali di costruzione e lo sviluppo delle tecnologie digitali riconfigurano l’offerta di abitazioni, orientandole alla maggiore qualità ed un più elevato contenuto tecnologico e con impianti orientati all’utilizzo di energie rinnovabili. In parallelo la presenza di un ampio patrimonio immobiliare non utilizzato e l’aumento del consumo di suolo richiede una focalizzazione sul riuso e riqualificazione, attività su cui si dovrà basare il rilancio del settore.

L’analisi congiunturale delinea una fase di ripresa, anche se si evidenziano ancora delle fragilità. Il ritorno ad una crescita stabile nelle Costruzioni è una partita decisiva per le piccole imprese italiane e ancor di più per l’artigianato: il settore che comprende Edilizia e Installazione di impianti rappresenta l’8,4% dell’occupazione di tutte le imprese, l’11,5% delle piccole imprese e addirittura il 27,8% delle imprese artigiane.

L’esame di un set di 12 indicatori congiunturali chiave evidenzia un orizzonte in via di rasserenamento, anche se non del tutto sgombro da nubi. La ripresa, infatti, non appare avere quella velocità necessaria per recuperare in tempi ragionevoli gli effetti disastrosi di una lunga e profonda recessione: sui dodici indicatori chiave valutati nel 2016 ne troviamo ancora 5 in territorio negativo e sono 3 quelli che peggiorano rispetto al 2015.

Nell’esame di dettaglio si osserva che sono 5 gli indicatori in positivo e che migliorano la performance dell’anno precedente: si tratta del valore aggiunto che nel III trimestre 2016 segna una variazione tendenziale del +0,5, le compravendite immobiliari che nello stesso periodo salgono del 17,8%, gli investimenti in costruzioni che nell’anno sono previsti in salita dello 0,6%, la domanda di mutui per abitazioni che da ottobre 2016 segna un incremento dell’1,4% e i tassi di interesse sui mutui che – sempre ad ottobre scendono all’1,76%. Un indicatore è positivo ma peggiora rispetta alla performance dell’anno precedente: la fiducia delle imprese pur segnando nel trimestre settembre-novembre 2016 un incremento dell’1,1% rispetto al trimestre precedente rallenta rispetto ad un anno prima. E’ positiva, e rimane invariata rispetto ai massimi raggiunti un anno prima, la propensione delle famiglie ad effettuare interventi di manutenzione dell’abitazione.

Infine per due indicatori sono in negativo e peggiorano rispetto al 2015: le ore lavorate al III trimestre 2016 segnano un calo tendenziale del 3,4% mentre i prestiti alle imprese del settore ad ottobre 2016 segnano una diminuzione dell’8,9%.

Entro la mattinata sarà disponibile il report “Check point fine 2016 per il settore Edilizia” presentate dall’Ufficio Studi nel corso dell’Assemblea di ANAEPA-Confartigianato. Clicca qui per scaricarla.

 

 

I 12 indicatori chiave per la congiuntura nell’Edilizia: 2016 e 2015 a confronto

(Dinamica tendenziale nel periodo di riferimento – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat, Banca d’Italia e Unioncamere-Infocamere)

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Produzione delle Costruzioni e del Manifatturiero

(Luglio 2008 (max pre crisi Costruzioni=100)-Settembre 2016. Indici destagionalizzati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Dinamica investimenti fissi lordi in costruzioni

(I trim. 2010-III trim. 2016. Var. % tendenziali dei valori destag. e concatenati, anno rif. 2010. Sec 2010 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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