10 Marzo 2017, h. 12:12

BERGAMO – Orgoglioso di essere artigiano!

Un adesivo, un selfie e un hashtag per valorizzare la professionalità artigiana e creare un argine al fenomeno dell’abusivismo. Confartigianato Imprese Bergamo lancia la versione 2.0 della campagna «Orgoglioso di essere artigiano», inaugurata la prima volta nel 2010 in occasione del 65° anniversario di fondazione, e riproposta nel 2015 in occasione del 70°.

Ma stavolta, oltre a un nuovo adesivo identificativo che le imprese artigiane potranno esporre nei propri laboratori, negozi e sugli automezzi aziendali, il progetto si apre ai social network e avrà come testimonial gli stessi artigiani associati.

«Lo spirito di questa campagna, che si svilupperà nel corso dell’anno con altre iniziative e servizi – spiega il direttore Stefano Maroni – è innanzitutto quello di rendere visibile l’impegno e la passione che le nostre imprese mettono ogni giorno per offrire prodotti e servizi autenticamente artigianali, di qualità, oltre alla costanza mostrata nel seguire percorsi di aggiornamento e qualificazione. Tutto questo i nostri artigiani lo danno spesso per scontato, perché è parte del loro dna, ma invece è indispensabile che venga mostrato e ribadito, soprattutto di questi tempi. Infatti, l’obiettivo è tutelare sia gli imprenditori che i consumatori da chi esercita la professione senza il rispetto dalle regole, senza abilitazione o facendo concorrenza sleale. Lo slogan “Orgoglioso di essere artigiano” diventa così un marchio di qualità, di modo che i cittadini che lo trovano esposto possono identificare senza dubbio un professionista abilitato, regolarmente iscritto all’albo, che fa della formazione e della sicurezza un punto qualificante della propria attività».

Per rendere l’iniziativa più efficace, stavolta gli associati potranno anche «metterci la faccia», facendosi un selfie accanto all’adesivo. Poi, utilizzando l’hashtag #orgogliosodiessereartigiano, lo potranno postare sui propri profili social come Facebook, Twitter e Instagram, aggiungendoci magari un pensiero che testimoni l’amore per il loro lavoro. I post con tutti i volti saranno anche visibili sul sito dell’Associazione cliccando sopra un apposito link.

«Ci aspettiamo che i nostri artigiani invadano la rete con questa positività – aggiunge Maroni –  rimarcando l’orgoglio di appartenenza a questo mondo. Questa modalità “social” guarda anche ai giovani, come gli studenti delle scuole, con cui stiamo già portando avanti progetti di orientamento. Ci auguriamo che le nuove generazioni, guardando l’entusiasmo dei nostri testimonial, possano avvicinarsi all’artigianato e valutarlo come possibile sbocco lavorativo, dopo essersi resi conto che si tratta di una realtà veramente variegata e in grado di dare grandi soddisfazioni. Si può infatti spaziare dai mestieri più tradizionali e antichi, alcuni dei quali stanno scoprendo una nuova vita, fino ai più tecnologici e innovativi. E tutti legati dallo stesso fil-rouge: il radicamento nel territorio, l’estro, la fantasia, la libertà creativa che solo il “pezzo unico” e il “fatto a mano” possono dare».

Ma la campagna è solo l’inizio di un progetto più ambizioso, che vuole rivolgersi direttamente all’utenza finale, aiutandola a trovare in modo semplice e sicuro, attraverso un’apposita sezione del sito di Confartigianato Imprese Bergamo, il professionista artigiano associato di cui hanno bisogno.

«Siamo infatti al lavoro per dare vita a un’iniziativa che si chiamerà “TrovArti” – conclude il direttore Maroni – che vuole dare un’ulteriore garanzia ai cittadini, in quanto avrà l’egida della nostra Organizzazione. L’obiettivo è mettere in rete i nostri imprenditori, offrendo loro una vetrina ad hoc, e permettendo agli utenti una ricerca in base all’area territoriale e alla categoria di appartenenza. La peculiarità, però, è che non sarà un semplice elenco, ma cercherà di valorizzare con appositi simboli grafici anche le rispettive abilitazioni, i diversi gradi di professionalità, gli sforzi fatti su temi quali l’innovazione, la sicurezza, la formazione, il fatto di essere imprese “virtuose”. È anche questo un modo per premiare un impegno quotidiano che, poi, è il tratto distintivo del mondo artigiano».

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