26 Ottobre 2007, h. 00:00

Ires, Irap, contribuenti ‘minimi’ : ecco le proposte di Confartigianato in materia di fisco

In cima alle proposte di modifica al disegno di legge per la Finanziaria 2008, Confartigianato ha posto quelle relative ai tagli e all’innalzamento della franchigia Irap. La modifica proposta mira a riequilibrare il carico fiscale anche a vantaggio delle società di persone e delle ditte individuali maggiormente strutturate, cioè del tessuto imprenditoriale più vitale del Paese che rischia di rimanere tagliato fuori da una manovra che prevede interventi, da un lato, sui contribuenti minimi e dall’altro, a favore delle società di capitali. Si ricorda infatti che, con la manovra 2008, è stato introdotto il cosiddetto ‘forfettone’, rivolto ai contribuenti definiti ‘minimi’, quelli con ricavi annui inferiori ai 30.000 euro, che beneficeranno di un regime particolarmente favorevole: aliquota unica al 20%, esenzione dell’Irap, uscita dal regime Iva, non applicabilità degli studi di settore, taglio degli adempimenti. Una misura di semplificazione che, potenzialmente, potrà riguardare circa 900.000 imprese, di cui una buona parte artigiane. La riduzione dell’Ires dal 33% al 27,5%, e le semplificazioni connesse, vanno invece a vantaggio delle società di capitali: a tal riguardo, peraltro, va vista con estremo favore la possibilità per le ditte individuali e le società di persone di usufruire di una tassazione ad aliquota del 27,5% per la parte di utili non prelevata. Da questo quadro di benefici, concentrati verso l’alto e verso il basso, rimane esclusa quella cospicua parte di imprese artigiane che non rientra nel regime dei minimi o che non ha assunto la veste di società di capitali. Confartigianato chiede che il Parlamento di colmare questo gap, attraverso l’innalzamento della deduzione IRAP, dagli attuali 8.000 euro (ridotti dal disegno di legge in discussione a 7.350) sino a 10.000 euro. Una deduzione della quale beneficerebbe la maggior parte delle imprese artigiane, ossia quelle i cui valori di produzione sono al di sotto di 180.000 euro circa. Una seconda “correzione” sollecitata da Confartigianato ha l’obiettivo di ripristinare la norma che prevede il conferimento in maniera agevolata di una ditta individuale in una società di persone. Nell’attuale testo della Finanziaria, l’agevolazione rimarrebbe solo per il conferimento nei confronti di una società di capitali. In questo modo verrebbe meno l’esenzione di imposta che fino a oggi è stata applicata, ad esempio, nel caso dei trasferimenti generazionali che il più delle volte vede gli artigiani trasferire l’impresa individuale in una società di persone, all’interno della quale sono presenti i figli. Una terza modifica, questa volta di carattere tecnico, è finalizzato a far si che sia esplicitato con chiarezza che alle ditte individuali e alle società di persone non si applica la nuova disciplina concernente la deducibilità degli interessi passivi che deve vedere interessati i soli soggetti Ires.

rss