28 Ottobre 2014, h. 18:38

Riparte il confronto tra autotrasportatori e Governo

PORTA A PORTAPer le imprese di autotrasporto si è riaperta la strada del confronto con il Governo.
La disdetta del Protocollo d’intesa con l’Esecutivo, annunciata lo scorso 16 settembre dalle sigle del settore, sta producendo i primi risultati positivi e, negli ultimi giorni, ha impresso una decisa accelerazione all’impegno del Governo per dare quelle risposte concrete sollecitate da Confartigianato Trasporti.

Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha riacceso i motori del dialogo in occasione degli Stati Generali dell’autotrasporto merci, che si sono svolti a Fiuggi il 18 ottobre.

In un videomessaggio, Lupi ha annunciato agli autotrasportatori lo sblocco di regole e risorse destinate alle imprese.

“E’ uscita in tempi abbastanza stretti – sottolinea Amedeo Genedani, Presidente di Confartigianato Trasporti – un’accelerazione del Governo e del Ministro Lupi per approvare alcuni provvedimenti che attendevano da 10 mesi rispetto al Protocollo d’intesa che avevamo firmato a novembre 2013”

I primi provvedimenti sono contenuti nel Decreto Sblocca Italia, all’esame della Camera. “L’inversione dell’onere della prova  – spiega Genedani – che va a rafforzare le regole per fare i controlli sul cabotaggio. Inoltre, il credito d’imposta che ci permetterà di recuperare in tempi brevissimi i crediti vero lo Stato vantati per il 2014”.

Il confronto tra Confartigianato Trasporti e i rappresentati del Governo continuerà nei prossimi giorni per affrontare le questioni rimaste sul tappeto.

A cominciare dalla ripartizione delle risorse per l’autotrasporto stanziate nella Legge di stabilità. “Si tratta – dice Genedani – di 250 milioni stanziati nella manovra economica per l’autotrasporto merci. Abbiamo avuto garanzie del Governo di mantenere le accise a livello dell’anno scorso. Sulle spese non documentate deducibili dovremo verificare la ripartizione nell’ambito dei 250 milioni nella manovra economica. Sui costi minimi siamo in attesa di una convocazione da parte del Governo che ci faccia una proposta nel merito”.

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