22 Marzo 2017, h. 09:00

STUDI – 60 anni dei Trattati di Roma – Italia dà impronta della piccola impresa al DNA dell’economia europea, primo tra i Paesi fondatori per quota di occupati nelle piccole imprese (67,0%). Nell’Unione europea 23,1 milioni di piccole imprese con 67,7 milioni di addetti

Sabato prossimo 25 marzo si svolgeranno le celebrazioni del 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma con cui furono istituite la Comunità economica europea e la Comunità europea dell’energia atomica. In relazione alla struttura imprenditoriale l’Italia fornisce al DNA della Comunità europea nascente l’impronta della piccola impresa essendo il Paese fondatore – valutato con i dati disponibili più recenti – con la più alta quota di occupati nelle imprese con meno di 50 addetti, pari al 67,0% di oltre dieci punti al 54,2% del Belgio e di gran lunga superiore al 47,9% della Francia, al 47,2% dell’Olanda, al 42,7% del Lussemburgo, al 42,0% della Germania. Nel complesso le piccole imprese dei sei Paesi fondatori danno lavoro a 30.639.610 addetti, pari al 42,0% del totale, una settimana di notizie e approfondimenti sull’artigianato italiano.

La leadership europea della piccola impresa italiana si mette in evidenza nel settore manifatturiero, dove l’Italia è il primo Paese dell’Unione per addetti nelle piccole imprese manifatturiere, davanti a Germania, Francia e Spagna.

Dalla fondazione il processo di allargamento ha incluso nell’Unione europea altre 22 economie che hanno portato a 23.110.316 il numero delle piccole imprese con 67.715.981 addetti, pari al 49,8% del totale.

L’anniversario dei Trattati di Roma si celebra in una fase storica critica dell’Unione europea che con la Brexit perde il 16% del PIL dell’Ue a 28 e vede uscire dallo spazio comune europeo 1.808.442 piccole imprese operanti nel Regno Unito.

Grazie ad un ambiente economico che ha favorito la creazione di valore delle imprese, i processi di integrazione europea hanno rafforzato la crescita economica: dal 1960 al 2007, prima dello scoppio della Grande recessione, il PIL pro capite dell’UE a 15 ha cumulato una crescita superiore del 12,1% a quello degli Stati Uniti. E’ stato stimato che senza il processo di integrazione europea oggi il PIL pro capite dell’Unione sarebbe inferiore di circa il 20%.

Sulle celebrazioni per i 60 anni della firma dei Trattati di Roma il servizio nell’edizione di questa settimana di TG@, il web tg di Confartigianato Imprese.

 

 

 

Quota occupati in piccole imprese nei sei paesi fondatori della Comunità euroepa e media UE a 28

Anno 2013 – % su addetti totale imprese al netto servizi finanziari – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ocse

 

 

Occupazione in micro e piccole imprese manifatturiere con meno di 50 addetti nei Paesi dell’Unione Europea

Anno 2014. Addetti in sezione C; Lussemburgo, Malta e Slovenia n.d. – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
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