28 Febbraio 2018, h. 17:44

STUDI – Dopo quattro anni di miglioramento, nel 2017 torna a salire la bolletta energetica: 33,5 miliardi di euro, pari a due punti di PIL

Il 2017 chiude con una ottima performance del commercio estero che presenta un surplus di 47,5 miliardi, sintesi di un avanzo non energetico di 81 miliardi ed una bolletta energetica di 33,5 miliardi. In rapporto al PIL il saldo non energetico è del 4,7% mentre la bolletta energetica risale al 2,0% dopo essere stata al minimo dell’1,6% nel 2016 ed essere migliorata per quattro anni consecutivi.

Osservando il dettaglio per commodity degli acquisti dall’estero di Energia si osserva che nel 2017 il valore dell’import di Petrolio greggio cresce del 35,4%, un ritmo doppio rispetto a quello del Gas naturale che si ferma al 17,3%; sale del 22,7% l’import di Prodotti raffinati e del 23,8% quello di Energia elettrica.

L’aumento dell’import di Energia è la combinazione di un aumento del 20,2% dei valori medi unitari e del 6,0% dei volumi. Nel dettaglio per commodity – per cui sono disponibili i dati dei primi undici mesi dell’anno – l’aumento dell’import di petrolio greggio è la risultante di un aumento del 22,6% del valore medio unitario e dell’11,5% dei volumi importati mentre per la variazione del valore dell’import di gas naturale è il mix di un aumento dell’11,3% del valore medio unitario e del 5,8% dei volumi importati.

L’analisi dell’Ufficio Studi nella rubrica settimanale su QE-Quotidiano energia.

 

 

 

Bolletta energetica per commodity

Anno 2016 e 2017 – milioni di euro – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Saldo commercio estero Energia

1995-2017 – % PIL – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat  e MEF

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