12 Giugno 2018, h. 20:16

MEZZOGIORNO – Confartigianato inizia il percorso verso la Convention del Mezzogiorno, prima tappa a L’Aquila

Il viaggio di Confartigianato verso la Convention del Mezzogiorno 2018 parte da L’Aquila, Abruzzo. Una comunità, economica e culturale, spazzata via dal sisma del 6 aprile 2009. Per questo motivo, Confartigianato ha organizzato proprio quinel centro abruzzese un focus di approfondimento sul recupero sostenibile e la rigenerazione urbana. “Quest’anno abbiamo deciso di creare queste tappe di avvicinamento alla Convention del Mezzogiorno proprio perché siamo convinti che Confartigianato debba andare sui territori, a sentire il polso delle nostre imprese e a valutarne le sensibilità – ha spiegato Filippo Ribisi, vicepresidente di Confartigianato con delega al Mezzogiorno La partenza dall’Aquila non è un caso, quindi, questa è una città dove l’economia e la comunità sono state distrutte dal territorio. Noi vogliamo prendere L’Aquila proprio come simbolo della necessità di ricostruire sia le comunità che il tessuto produttivo dei territori colpiti da questo genere di eventi catastrofici”.
Oggi, il centro storico del capoluogo abruzzese è ancora un alternarsi di palazzi in macerie, crepe e calcinacci. L’Aquila, però, oggi è soprattutto un centro che sta cercando di ricreare un tessuto economico, produttivo e comunitario. “Ogni ricostruzione deve creare nuovamente le infrastrutture e le strutture fisiche, tenendo in assoluta considerazione i valori stilistici, estetici e quelli tipici del territorio – ha detto l’economista e sociologo Dipak Raj PantSarei del parer di non creare nuovi insediamenti, le cosiddette new town. Le persone devono poter costruire dove vogliono nella loro proprietà, purché si rispettino due parametri: sicurezza e stabilità idrogeologica dei terreni. La ricostruzione è una faccenda anche socio-economica e culturale, bisogna quindi valorizzare gli elementi caratterizzanti della comunità da ricostruire, a cominciare da quelli culturali”.
Una ricostruzione economica e imprenditoriale, ma anche identitaria di una comunità che ha perso tutto in una notte di aprile di nove anni fa.
Secondo le stime del Governo, a L’Aquila sono già stati investiti 25 miliardi di euro per la ricostruzione. Una cifra importante, che fa del capoluogo abruzzese il più grande cantiere attivo d’Europa. Le piccole imprese del territorio, però, fanno fatica a lavorare nella e per la ricostruzione. “Le piccole imprese devono mettersi necessariamente insieme per creare una filiera che non sia solo quella delle imprese di ristrutturazione, ma che includa anche i progettisti, gli impiantisti e i restauratori, ad esempio – ha sottolineato Arnaldo Redaelli, Presidente di Confartigianato CostruzioniSoltanto unendo queste filiere, infatti, si può intervenire anche sui lavori di una certa importanza. Diversamente, la piccola impresa lavora a margine di tutta la ricostruzione”.
Le prossime tappe della strada verso la Convention del Mezzogiorno, fissata per il 4 e 5 ottobre 2018 a Palermo, saranno il 13 luglio a Bari e il 14 settembre a Napoli.

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