6 Giugno 2019, h. 12:14

EVENTI – Artigiani eredi del genio di Leonardo. A Firenze Confartigianato protagonista dell’evento organizzato da QN

Dopo l’evento del 22 maggio a Bologna, ieri è stata Firenze a celebrare Leonardo Da Vinci, a 500 anni dalla morte. L’iniziativa dal titolo ‘Leonardo. Il genio applicato’ è stata organizzata da QN-La Nazione e Speed. QN (Quotidiano Nazionale, il gruppo editoriale de Il Giorno di Milano, La Nazione di Firenze e Il Resto del Carlino di Bologna) quest’anno, per il 500° anniversario della morte di Leonardo, ha promosso una serie di iniziative che vedono Confartigianato tra i protagonisti.

E ieri sera il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, insieme ai vertici di Confartigianato Toscana e delle Associazioni territoriali della regione, hanno testimoniato con la loro partecipazione all’evento il profondo legame tra Leonardo e gli artigiani e le piccole imprese uniti dalla genialità e dalla capacità inventiva che fanno grande l’Italia nel mondo.

Nel suo intervento di saluto, il Presidente Merletti ha sottolineato. “Il genio di Leonardo da Vinci ha molti eredi tra gli artigiani italiani, 1 milione 400mila imprenditori che danno lavoro a 2 milioni 700mila addetti. Soltanto in Toscana le imprese artigiane sono oltre 100mila. Un numero più che sufficiente per certificare la piena contemporaneità delle imprese artigiane e il loro persistente contributo essenziale all’economia italiana. Confartigianato è orgogliosa di rappresentarle. Perché sono gli imprenditori che mettono testa, cuore e mani per creare prodotti e servizi che ci piace definire ‘a valore artigiano’. E’ questo il valore che ci rende famosi e apprezzati nel mondo. Il mercato mondiale chiede qualità, creatività, eccellenza manifatturiera e bisogna saperle offrire per mantenere alta la capacità competitiva del nostro Paese. Gli artigiani italiani sono eredi di Leonardo, sì. E sono protagonisti assoluti del nostro tempo. Perché sanno soddisfare la domanda dei consumatori di prodotti e servizi belli, ben fatti, personalizzati e durevoli, con un occhio attento alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del territorio e delle sue risorse. Oggi i consumatori chiedono all’industria di fare come l’artigianato: ecco il segno più netto della sua contemporaneità. E infatti, gli artigiani sono imbattibili autori di ‘pezzi unici’, anche quando si tratta di macchinari sofisticati commissionati da altre aziende. Sono ambasciatori del made in Italy nel mondo e, al tempo stesso, ben radicati nelle comunità locali di appartenenza cui apportano coesione sociale. Il genio, dicevano i toscani protagonisti di ‘Amici miei’, è fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione. Ecco, è proprio questa sintesi di virtù che muove gli artigiani e i piccoli imprenditori italiani i quali sanno unire tradizione e innovazione. Ma, attenzione: è l’innovazione sperimentale e incrementale che si pratica con successo ogni giorno tra le pareti delle aziende, più che nei laboratori di ricerca. La tecnologia, la cultura digitale aiutano, certo, ma per i piccoli imprenditori italiani a vincere è sempre l’uomo che crea la macchina, strumento di lavoro al servizio dell’uomo. Insomma, a fare la differenza è “l’intelligenza dei polpastrelli” che i nostri imprenditori artigiani praticano e che fa apprezzare così tanto i prodotti italiani nel mondo. Fare bene le cose, rispettare le regole del ‘su misura’, della personalizzazione, della cura maniacale per i dettagli rimangono valori che ci fanno apprezzare in tutto il mondo. Ecco perché oggi siamo qui a celebrare il genio di Leonardo: per mostrare questo nostro straordinario e attualissimo patrimonio di artigenialità, che è lo straordinario equilibrio tra l’intelligenza della mano, la creatività della mente, la passione del cuore incarnato dagli artigiani e dai piccoli imprenditori italiani, degni eredi di Leonardo da Vinci”.

Durante l’evento di Firenze, nel complesso di Santo Stefano al Ponte, è stata realizzata una videoproiezione ‘ìmmersiva’ nelle opere del genio leonardiano, in un contesto come la chiesa sconsacrata che fino al 3 novembre ospita la ‘Da Vinci Experience’. Un evento che il direttore de La Nazione, Francesco Carrassi, ha introdotto ai numerosi ospiti presenti, tra i quali i vertici del gruppo editoriale Riffeser Monti, il direttore di Qn Michele Brambilla e il direttore de Il Giorno, Sandro Neri. Presenti le istituzioni: il prefetto Laura Lega, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il vicesindaco Cristina Giachi. Non poteva mancare il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. L’attenzione si è poi spostata in piazza della Signoria, dove la facciata di Palazzo Vecchio è diventata una gigantesca tela sulla quale proiettare un videomapping con le opere di Leonardo in un gioco di luci e colori. L’appuntamento con ‘Leonardo. Il Genio applicato’ è stato anche il momento culminante del concorso bandito dalla Poligrafici Editoriale e riservato alle scuole, dal titolo “Leonardo e la strada verso l’innovazione”. Gli studenti e i loro insegnanti sono saliti sul palco per ricevere i premi: al terzo posto la IV H dell’istituto superiore Cellini Tornabuoni di Firenze che ha presentato un articolo dal titolo “La strada verde di Leonardo, in cammino verso un futuro sostenibile”; al secondo posto la IV H del liceo scientifico Federigo Enriques di Livorno con il lavoro “Leonardo. L’uomo dell’innovazione” e al primo posto la IV B del liceo scientifico Poliziano di Montepulciano con “Il regalo di Alice”.

 

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