26 Maggio 2021, h. 10:21

STUDI – Dietro al boom dei prezzi delle commodities: i rischi per le imprese – L’analisi dell’Ufficio Studi su IlSussidiario.net

La fragile ripresa in corso dopo la violenta recessione causata dall’epidemia di Covid-19 rischia di subire una gelata di primavere causata dall’escalation dei prezzi delle materie prime.  L’andamento del mercato delle commodities presenta alcune differenze rispetto ai precedenti cicli di crescita dei prezzi (2008 e 2011) causate dall’epidemia da Covid-19.

Le cause e le conseguenze sull’economia e sulle imprese del boom dei prezzi delle commodities sono esaminate dall’Ufficio Studi Confartigianato nell’articolo ‘I numeri/ Dietro il boom dei prezzi delle materie prime, i rischi per Pil e imprese’, a firma di Enrico Quintavalle, pubblicato oggi su IlSussidiario.net.

Numerosi fattori stanno sostenendo la fiammata dei prezzi delle commodities, in primis la ripresa della produzione mondiale. In parallelo, le catene produttive globali non sono riuscite a riorganizzarsi dopo lo shock Covid-19: l’offerta rarefatta per alcuni produttori si intreccia con difficoltà nella logistica delle merci che stanno allungando dei tempi consegna delle merci  l’aumento dei costi di trasporto. Scarseggiano materie prime necessarie per la produzione di beni che è cresciuta a seguito dell’emergenza sanitaria. La crescita dei prezzi è sostenuta dalla politica monetaria espansiva e i bassi tassi di interesse sostengono la domanda speculativa.

L’escalation dei prezzi rischia di depotenziare una ripresa ancora fragile. Si colgono diversi segnali su scala mondiale di surriscaldamento dei prezzi,  da cui potrebbe discendere un cambio di direzione della politica monetaria delle banche centrali, con rialzi dei tassi di interesse e conseguenti effetti recessivi.

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