14 Settembre 2021, h. 15:00

CALABRIA – L’approfondimento di Confartigianato Imprese Calabria sui beni confiscati alla mafia

“Beni confiscati alla mafia: problematiche e possibilità di sviluppo produttivo” è il titolo del webinar organizzato da Confartigianato Calabria, in collaborazione con Confartigianato Imprese e Confartigianato Reggio Calabria. L’evento, organizzato per giovedì 9 settembre alle ore 17, è stato trasmesso in diretta sulla pagina facebook di Confartigianato Imprese Calabria. “Oggi, la crisi economica ha rafforzato la presenza delle mafie in tutta Italia, anche nelle regioni del Centro Nord, come dimostrano le inchieste della magistratura e i fatti di cronaca giudiziaria degli ultimi mesi – ha sottolineatoil Presidente di Confartigianato Imprese Calabria Roberto Matragrano – Così continua a crescere anche il numero di patrimoni mobiliari, immobiliari e aziendali sequestrati e confiscati alle mafie. Allo stato attuale, questi beni sono immobilizzati e restano a lungo inutilizzati e inutilizzabili. Il nostro obiettivo è richiamare l’attenzione su questo patrimonio per trasformarlo in un’opportunità di crescita e di sviluppo economico”, ha concluso il Presidente Matragrano. Il Sistema Confartigianato è impegnato da sempre sul tema della legalità diffusa sul territorio e questo appuntamento rappresenta la seconda tappa del percorso di Confartigianato Imprese Calabria a sostegno della cultura della legalità. Dopo l’evento del giugno scorso dedicato al credito e all’usura a cui ha preso parte il procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, la federazione calabrese è tornata a parlare di legalità con questo approfondimento sui beni confiscati, chiedendo politiche di coesione economica e sociale che dovranno essere orientate al rafforzamento delle buone pratiche realizzate nei diciotto anni di applicazione della legge n. 109/96 sul riutilizzo per finalità istituzionali e sociali dei beni confiscati alle mafie. “Il riutilizzo di questi beni non soltanto ha una valenza di riscatto sociale per le comunità ma anche, e soprattutto, un’importante forza culturale ed economica per quel territorio”, ha sottolineato Silvano Barbalace, Segretario di Confartigianato Calabria. All’evento hanno preso parte i vertici di Confartigianato Imprese Calabria, il Direttore Generale di Banca Etica Alessandro Messina che ha confermato “l’importanza di finanziare questi progetti di recupero e riutilizzo dei beni confiscati, indubbiamente una delle forme più efficaci di contrasto e lotta alla mafia. Banca Etica è da sempre al fianco delle organizzazioni che si battono per la legalità”. “La criminalità è un virus pericoloso e contagioso – ha invece rilanciato Walter Ignazitto, sostituto procuratore DDA Reggio Calabria – Quando c’è un’impresa malata, nel senso di infiltrazione criminale, il rischio che questo marciume si estenda anche alle altre aziende del territorio è altissimo. Certamente, è necessario snellire la burocrazia che affida i beni confiscati, oggi lunghi, farraginosi e complicati”. Le conclusioni dell’evento sono state affidate a Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche di Confartigianato Imprese, che ha ricordato come “Confartigianato si sia data già da tempo una missione molto rigorosa di supporto alle imprese nella diffusione della cultura della legalità. Questo significa creare occupazione, contaminare il territorio con imprese sane e cancellare le imprese criminali”.

 

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