27 Maggio 2025, h. 16:04
ARTISTICO – Confartigianato Restauro a convegno sull’equilibrio tradizione-innovazione per la cura del patrimonio culturale
Si è tenuto nella suggestiva cornice di Palazzo Giureconsulti a Milano, il convegno “Algoritmi e Patrimonio: il restauro nell’era del digitale”, promosso da Confartigianato Restauro. Un momento di approfondimento e confronto che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, accademici, imprenditori e professionisti, riuniti per riflettere sul ruolo delle tecnologie digitali nella tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali del Vice Presidente Vicario di Confartigianato Eugenio Massetti, del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, dell’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi e della Soprintendente per Milano e l’area metropolitana Emanuela Carpani, che hanno ribadito l’importanza della sinergia tra pubblico e privato nel promuovere l’innovazione al servizio della cultura.
Il convegno si inserisce nel percorso avviato da Confartigianato con l’evento “Il restauro guarda al futuro” svoltosi nel 2022, con l’intento di verificare, a tre anni di distanza, le evoluzioni in atto nel campo delle tecnologie applicate al restauro. Un’occasione per fare il punto con realismo sulle sfide e sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione, dall’intelligenza artificiale alla realtà aumentata, fino alle tecnologie di stampa 3D e laser scanning, sempre più centrali nei processi di conservazione e valorizzazione.
Nel suo intervento introduttivo, Paolo Gasparoli, Presidente di Confartigianato Restauro, ha sottolineato come il passaggio verso un modello ispirato ai principi dell’Industria 5.0 non debba solo puntare all’efficienza tecnologica, ma anche valorizzare l’abilità umana, la creatività e l’etica del fare artigiano: “La tecnologia nel restauro non è un fine, ma un mezzo: uno straordinario supporto che può potenziare la nostra capacità di conservare e valorizzare il patrimonio, ma che non deve mai sostituire l’intelligenza, la sensibilità e le mani del restauratore. Solo un uso consapevole ed etico degli strumenti digitali può garantire la trasmissione autentica della nostra memoria culturale alle future generazioni”.
I contributi dei relatori – docenti universitari, esperti del settore e rappresentanti del mondo imprenditoriale – hanno offerto un’ampia panoramica di esperienze e scenari futuri, spaziando dall’uso dell’intelligenza artificiale per la manutenzione predittiva fino alla robotica applicata alla ricostruzione di affreschi frammentari. I casi di studio illustrati, come il progetto RePAIR a Pompei, hanno mostrato il potenziale delle tecnologie emergenti nel trasformare la pratica del restauro, senza però tralasciare le implicazioni etiche e culturali.
Come ha sottolineato nel suo intervento il presidente Paolo Gasparoli, la vera sfida non è solo adottare strumenti innovativi, ma farlo con una visione critica e responsabile, che metta al centro il valore dell’opera, la competenza umana e l’esperienza artigiana. Il convegno ha così stimolato una riflessione profonda su come bilanciare tradizione e innovazione, evitando il rischio di “confondere i mezzi con i fini” di fronte a una rivoluzione tecnologica tanto affascinante quanto pervasiva.
Con questi obiettivi, è stato presentato Gate4Innovation, il nuovo Polo per l’Innovazione Digitale promosso da Confartigianato Imprese. Il progetto supporta le imprese nella valutazione del proprio livello di digitalizzazione e nell’individuazione delle strategie più adatte alla crescita, raccogliendo al contempo i fabbisogni tecnologici specifici dei restauratori.
L’evento si è concluso con un’esperienza immersiva a cura di Würth, che ha permesso ai partecipanti di sperimentare direttamente alcune delle più recenti tecnologie applicabili al cantiere del restauro.
Con questo appuntamento, Confartigianato conferma il proprio impegno nel favorire l’adozione consapevole delle innovazioni digitali, a tutela della memoria storica e della bellezza del patrimonio culturale italiano.
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