Legno arredo, produzione in positivo ma incombono i dazi: Italia 1° esportatore UE negli USA
Le incertezze derivanti dalla trattativa sui dazi si riverberano anche sul sistema delle imprese del settore del legno arredo, rischiando di frenare un comparto che manifesta alcuni segnali positivi, in controtendenza rispetto alla crisi della manifattura in corso. L’analisi congiunturale del settore è proposta nel report ‘Tendenze del legno arredo nell’estate 2025’ presentato questa settimana alla riunione dei Consigli nazionali congiunti di Confartigianato Arredo e Confartigianato Legno.
L’Italia è il primo paese dell’Ue per export di legno e mobili negli Stati Uniti, mercato che vale 1.790 milioni di euro nel 2024, di cui 1.605 milioni in mobili e 185 milioni in prodotti in legno, beni per cui siamo, rispettivamente, al primo ed al quinto posto come esportatore tra i paesi UE. Inoltre, gli USA sono il secondo mercato per il made in Italy di legno e mobili dopo la Francia (2.282 milioni di euro nel 2024) e nei primi 4 mesi del 2025 registrano una crescita di vendite pari all’1,6%, in controtendenza rispetto al -0,9% delle vendite italiane di questi prodotti sui mercati esteri.
Pesano anche delle difficoltà dell’economia della Germania, il terzo cliente con 1.317 milioni di euro di esportazioni del legno arredo: nei primi quattro mesi del 2025 la domanda tedesca di prodotti del settore segna un calo del 2,8%.
L’impatto dei dazi sul commercio estero potrebbe frenare un settore che mostra alcuni segnali positivi nel contesto della crisi della manifattura. Nei primi cinque mesi del 2025 la produzione registra un aumento del 5,2% per i mobili e del +1,8% per il legno, in controtendenza rispetto al calo di 2,1% del manifatturiero nel nostro Paese e rispetto agli omologhi di settore in Germania e Francia. Anche le attese sugli ordini sono in positivo con un saldo di +7,7 per i mobili e di +2,9 per il legno a fronte del +1,1 della media della manifattura. Il settore contribuisce anche al buon andamento del mercato del lavoro: nel primo trimestre del 2025 l’occupazione, in media annua, segna una crescita +3,2% in controtendenza rispetto al calo dell’1,3% registrato in UE. Inoltre, sono particolarmente vivaci le previsioni sulle entrate di lavoratori che nel trimestre luglio-settembre 2025 segnano una crescita del 9,4% su base annua che è la seconda più intensa tra i settori del manifatturiero esteso che in media registra il +2,2%.
I numeri chiave del settore Legno Arredo in Italia – Nel 2024 il settore del legno arredo in Italia conta 51.497 imprese registrate, di cui ben 33.280 imprese artigiane, pari al 64,6% del totale a fronte del 21,3% nel totale economia. Gli addetti delle imprese attive sono 220mila, di cui 87mila addetti nell’artigianato, pari al 39,7% del totale del settore, 2,7 volte il 14,5% registrato nel totale economia. Le micro e piccole imprese (MPI) con meno di 50 addetti impiegano il 70,2% degli addetti del settore a fronte del 48,7% della media del manifatturiero esteso, comprensivo di estrattivi e public utilities. Per il 2024 si stima che il settore generi un fatturato di 41,3 miliardi di euro ed il tal senso va ricordato che, secondo gli ultimi dati rilevati, le MPI contribuiscono per oltre la metà (51,2%). Le esportazioni ammontano a 13,9 miliardi di euro, pari al 2,2% dell’export nazionale, e per il 51,2% sono diretti su mercati extra UE.
Dinamica della produzione di Legno arredo nei principali paesi UE
Gennaio-maggio 2025. Variazione % tendenziale, dati corretti per i giorni lavorativi. Ateco 2007: 16 e 31 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Export Legno e arredo nei primi 15 mercati: ammontare nel 2024 e dinamica tendenziale nei primi 4 mesi del 2025
Milioni di euro e variazione %. Ateco 2007: 16 e 31 – Elaborazione Ufficio Studi
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