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Economia della montagna: +6,6% occupazione in 3 anni, pesano recessione in Germania e crisi dazi

Le principali sfide economiche in corso generano un impatto rilevante per l’economia montana italiana, la prima in Europa. Sull’export si riverberano gli effetti della recessione in Germania e, in prospettiva, quelli dei dazi statunitensi.

Nei territori montani si stabilizza la dinamica demografica mentre la domanda di lavoro delle 552mila unità locali delle imprese accompagna la crescita dell’occupazione degli ultimi anni.

L’analisi è contenuta nelle slides ‘Economia e imprese della montagna: perimetri, tendenze e politica economica’ della lezione di Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi Confartigianato Imprese, tenuta il 16 luglio 2025 al Master ‘Governance e sostenibilità per le montagne italiane’ dell’Università degli Studi del Molise. Qui per le slides.

L’Italia mantiene il primato europeo per quanto riguarda l’economia della montagna con un PIL che ammonta a 889,7 miliardi di euro, il 44,6% del totale nazionale, una quota più che doppia rispetto al 21,1% registrato dalla media dei 17 paesi UE con aree a carattere montano. Il valore dell’economia italiana della montagna supera i 855,5 miliardi di euro della Spagna, i 481,2 miliardi della Francia e i 351,0 miliardi della Germania. Il nostro Paese rappresenta il 12,4% sul PIL dell’UE, ma la sua quota più che raddoppia, toccando il 26,2% del PIL, nel caso delle aree montane dell’UE.

I territori montani hanno accompagnato la crescita dell’occupazione degli ultimi anni: tra il 2021 e il 2024 si registra, infatti, una crescita pari al 6,6% a fronte della media nazionale di +6,1%.

Nel 2024 i comuni di montagna hanno arrestato la dinamica demografica negativa degli ultimi anni: il calo annuale è limitato allo 0,1% e si collocano in territorio positivo Trentino-Alto Adige con il +0,3%, Emilia-Romagna e Liguria con il +0,2% e Lombardia con il +0,05%.

Un contributo importante alla performance dei territori montani arriva dal turismo. Nei comuni di montagna il tasso di turisticità è pari a 17 presenze di turisti per abitante, tasso due volte e mezzo le 7 presenze per abitante rilevato in Italia, ed in media è più alta la quota di presenze di stranieri, la componente dei flussi turistici che negli ultimi anni si è mostrata più vivace. In particolare, i comuni di montagna sono protagonisti delle presenze turistiche nel periodo invernale e nei quattro mesi tra dicembre 2024 e marzo 2025 l’Italia è stata la quarta meta preferita in UE.

L’economia della montagna è maggiormente esposta sui mercati più critici di Germania e Stati Uniti. Nelle 13 province a prevalenza montana le esportazioni manifatturiere nel 2024 ammontano a 30,4 miliardi di euro, pari al 5,1% del totale Italia. Nel dettaglio 4,6 miliardi di euro sono le esportazioni negli USA delle province montane, con una quota del 15,3%, e 4,5 miliardi l’export in Germania, con una quota del 14,8%: complessivamente questi due paesi acquistano 9,2 miliardi di euro di prodotti concentrando il 30,1% dell’export manifatturiero delle province di montagna, valore che supera la quota di 21,8% che questi due mercati hanno sul totale del made in Italy.

In termini di dinamica nel 2024, l’export delle province di montagna scende dell’11,8% a fronte del -0,5% del totale made in Italy, ma si registra una tenuta dell’export nei settori di MPI (+0,2%), sostenuta dal buon andamento di alimentare (+10,5%) e il segno positivo per pelle (+1,6%), abbigliamento (+1,2%) e mobili (+0,2%), mentre pesano i cali di legno e tessili (entrambi con in diminuzione del 6,9%), prodotti in metallo (-4,5%), altre manifatture, con gioielleria e occhialeria (-3,3%).

PIL delle aree montane in 17 paesi UE a 27

Anno 2022. Mln di euro. Esclusi Cipro, Danimarca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Ungheria

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

Dinamica della popolazione nelle regioni con dettaglio dei comuni montani

31 dicembre 2024. Var. % su 31 dic. 2023. Dati base comunali. I comuni di Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta sono tutti montani

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

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