Azienda agricola Olio Alea

Olio Alea, l’oro verde del Salento

Alessandro Coricciati e Jo Giovi fotografati da Ivan Demenego – testo di Fabrizio Cassieri (clicca sull’immagine per ingrandirla)

 

Salento, terra bruciata dal sole, dove cielo e mare si confondono nelle infinite sfumature di azzurro. L’aria è una combinazione chimica di energia e silenzio, quello che il vento soffia tra i muretti a secco delle masserie e le fronde degli ulivi secolari. Centinaia di migliaia di alberi che disegnano curve incredibili, capolavori di una natura che sa essere arida e generosa al tempo stesso. Qui, il ritmo sfrenato dell’estate è soltanto un fruscio in lontananza durante le giornate di lavoro di tante piccole imprese.
A Martano, il cuore della Grecìa salentina dove ancora oggi il greco è dialetto, l’Azienda agricola Alea sta riscrivendo il futuro dell’arte frantoiana. Una tradizione che la famiglia Coricciati porta avanti da quattro generazioni e che oggi deve confrontarsi con “le sfide del mercato globale, con una nuova identità dell’olio di oliva e con la più ardua delle battaglie: la Xylella”, il batterio che ha invaso il Salento e che sta distruggendo un’infinità di ulivi monumentali. “Purtroppo, finora abbiamo sbagliato tutto nel contrasto di questa epidemia – chiarisce Alessandro Coricciati, l’imprenditore protagonista di questa storia – Ad oggi, l’unica soluzione che abbiamo di fronte è l’abbattimento degli alberi contaminati. Parliamo di migliaia di ulivi secolari, che ogni famiglia di questo territorio ha coltivato e lasciato ai figli, di generazione in generazione. Abbiamo sbagliato ad attendere e a credere ai falsi miti, sulla Xylella aveva ragione l’Unione europea. Oggi non possiamo far altro che iniziare ad abbattere gli ulivi secchi e a programmare la piantumazione dei nuovi alberi, di una specie più resistente al batterio. È un danno incalcolabile per questo territorio, morale, culturale ed economico”.
La parola crisi, che ha origini greche proprio come questa terra, significa “scelta, decisione, opportunità”, quella stessa capacità artigiana di vedere dove gli altri guardano, di trasformare un imprevisto in possibilità. Alessandro Coricciati lo sta facendo con passione e visione imprenditoriale, proprio nell’anno dei festeggiamenti per i cento anni dell’azienda. “Quest’anno festeggiamo il primo secolo di attività, ma siamo comunque molto più giovani di tanti nostri ulivi”, ci dice con una battuta questo simpatico imprenditore quarantenne. Gli ulivi di Olio Alea “sono 20mila in tutto, 12mila giovani e 8mila secolari, tutti nella zona di Martano. Due le varietà di olive, Ogliarola leccese e Cellina di Nardò, autoctone di questa zona”, aggiunge Coricciati con un pizzico di orgoglio salentino. “L’intera filiera di lavorazione è organizzata per valorizzare il gusto e le proprietà organolettiche del nostro olio. In appena due ore le olive passano dagli alberi al frantoio di famiglia”, una struttura moderna, organizzata ed efficiente, dove la spremitura è fatta rigorosamente a freddo a 27°, “per mantenere inalterate le infinite proprietà dell’olio extravergine di oliva, il suo gusto e i suoi sapori”. Alea produce quattro qualità di olio extravergine d’oliva, Deciso e Deciso Bio, Equilibrato e Cortese, capaci di vincere premi e riconoscimenti in ogni parte del mondo. Tradizione ma anche tanta, tantissima innovazione, grazie al design visionario delle bottiglie, agli investimenti su e-commerce, customer care e raccolta meccanizzata delle olive, e alla produzione di un olio speciale, Aul’io, dove la contaminazione tra olivo d’oliva e oro alimentare 23kt dà vita a un tripudio di proprietà benefiche per il corpo. “Aul’io è il prodotto che stiamo portando sui mercati esteri, Russia e Cina sono i nostri riferimenti principali. Per me non c’è dubbio – continua Coricciati – saranno qualità e innovazione a salvare l’olio extravergine di oliva italiano di qualità. La tecnologia digitale per la tracciabilità della filiera, l’innovazione di prodotto, la creazione di una cultura identitaria e le contaminazioni con l’arte e il benessere, sono questi i pilastri del futuro. Esattamente come succede per il vino, anche l’olio di qualità merita un’identità definita, una cultura che ne valorizzi le differenti produzioni territoriali e l’enorme patrimonio nutrizionale”, aggiunge un imprenditore che non ha ancora finito di esplorare nuovi campi. “Il vero olio extravergine di oliva ha numerose qualità benefiche per il corpo, proprietà naturali che valorizziamo con una linea di prodotti per il corpo, Alea Beauty, e con una di prodotti solari, Alea Sun. Vitamine, beta-carotene e acidi grassi insaturi sono sostanze naturali che l’olio di oliva ci offre e che sono perfette per l’organismo e per rigenerare la pelle”.
La prossima sfida sul cammino di Alea si chiama Xylella, quel batterio originario dell’America Centrale che la mosca sputacchina ha diffuso in tutto il Salento, bruciando ettari ed ettari di ulivi secolari. “Questa è già storia, però, ora è il momento di reagire, dovremo abbattere gli alberi secchi e piantarne di nuovi. Non vogliamo perdere questa memoria, però. Per questo abbiamo deciso di trasformare le radici di questi splendidi alberi in cento oggetti di design per l’arredo casa, come tavoli e altri prodotti che stiamo studiando con alcuni designer – spiega Jo Giovi, moglie di Alessandro Coricciati e ideatrice di questa iniziativa – Un regalo che ci sembra il miglior modo per festeggiare i cento anni dell’azienda di famiglia. L’innovazione di una tradizione secolare, nuova vita per un pezzo della storia del Salento”.

 

Olio Alea
Martano (LE)
www.olioalea.it
Confartigianato Lecce
www.confartigianatolecce.it