A Palazzo Pirelli il Rapporto PMI 2023 su competenze, tecnologia e sostenibilità

Oggi la presentazione del Rapporto sulla piccola e media impresa lombarda firmato da Confartigianato Lombardia (scarica QUI). “Impronte d’impresa. Un’identità d’avanguardia per le PMI”, questo il titolo dell'analisi lanciata stamattina presso lo splendido Belvedere Jannacci, in Palazzo Pirelli a Milano.

Un evento che ha visto il confronto tra il mondo economico e la politica, con Confartigianato Lombardia al tavolo con Regione e tante imprese a portare la propria concreta testimonianza.

La Federazione ha presentato, dunque, la panoramica più attuale della PMI e dell'artigianato, raccontandolo attraverso i dati che ne descrivono le principali traiettorie di evoluzione.

"Lo studio non è una fredda e asettica carrellata di numeri, l’approfondimento dei fenomeni nasce dall’indicazione delle imprese associate – spiega il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti - In preparazione allo studio quantitativo, infatti, sono stati organizzati due focus group per ascoltare dalla viva voce degli imprenditori le fatiche e i successi, i cambiamenti e gli ostacoli principali affrontati nell'ultimo anno, soprattutto per comprendere le strategie da loro messe in campo in tale contesto”.

Il lavoro parte dal capitolo persone, che per gli imprenditori sono capitale di conoscenza e competenze, oltreché – naturalmente – di relazioni. Tra le PMI lombarde con dipendenti circa il 69% sottolinea la fatica a trovare e trattenere manodopera. Questo aspetto rappresenta ancor più un ostacolo per le imprese che impiegano tempi lunghi, superiori all’anno, per formare neoassunti (71,6%). In linea generale, le PMI hanno mediamente bisogno di 15 mesi per trasmettere il loro sapere/saper fare, pertanto è chiaro quanto diventino preziose le persone che hanno affrontato e positivamente concluso questo iter. La carenza di lavoratori preparati e formati è la prima causa dell’incapacità delle imprese di far fronte alla crescita degli ordini: un campanello di allarme che suona per il 46% delle aziende a target.

“Non che le PMI e gli artigiani stiano con le mani in mano ad aspettare soluzioni dall’alto – specifica il Segretario generale di Confartigianato Lombardia, Carlo Piccinato - Più del 29% ha riconosciuto premi di produzione ai lavoratori, il 25% circa ha attivato o intensificato collaborazioni con scuole, il 24% ha introdotti pacchetti welfare aziendale (bonus benzina, ticket per il pasto, buoni acquisti e così via)”.

Certo, la contrazione demografica e il disallineamento domanda-offerta di lavoro vengono in qualche senso attutiti dall’evoluzione della robotica e di tecnologie che supportano e sostituiscono talune attività umane. Una PMI su 4 ritiene che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) potrà avere impatti più o meno rilevanti sull’attività della propria impresa. Ma poiché le conseguenze sull’impresa dell’avanzare della tecnologia ha ancora margini incerti, solo l’8,2% dichiara di conoscere nel dettaglio i reali sviluppi sul proprio settore. È un tema dibattuto che si polarizza tra chi guarda all’IA e alla robotica avanzata come un pericolo, temendo che sia in grado di soppiantare il proprio operato, e chi inizia ad identificarne le opportunità. Nello specifico, il 10,3% degli intervistati ha perso delle commesse a seguito di automazione e robotizzazione dei processi produttivi dei committenti. A far da contrappeso, un 5,7% delle imprese offre beni e servizi in ambiti applicativi di robotica e IA.

Aspetto centrale del Rapporto è la sostenibilità, che per le PMI si traduce nel triplice livello: ambientale, economico e sociale. Non esiste e non sussiste sul lungo termine l’uno senza l’altro. Il 72,8% delle PMI negli ultimi anni hanno svolto una o più azioni volte a tutelare l’ambiente. Eppure solo l’8%, per far fronte a questi investimenti, ha avuto accesso a bandi e incentivi; mentre 13% ha provato ad accedervi senza riuscirci. Conclude il Presidente Massetti: “La sostenibilità è, ormai, un obiettivo strategico per le PMI e gli artigiani, un orizzonte ambizioso ma necessario che il Rapporto 2023 dimostra essere già il presente dell’economia reale lombarda”.

“Oggi Confartigianato è qui e già questo è significativo del nostro rapporto solido e della collaborazione costante – ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive di Regione Lombardia, Guido Guidesi – Parliamo della PMI lombarda che esce dal 2023 guardando a tre temi interconnessi: competenze, innovazione e sostenibilità. Su quest’ultimo aspetto, l’Europa ci dà degli obiettivi sfidanti e noi siamo sicuri che ci arriveremo. La strada è tracciata, tuttavia mi preme una sottolineatura: c’è convergenza sullo scopo della transizione energetica ed ecologica, ma siamo convinti che sia importante la piena neutralità tecnologica e che questa sia funzionale alla creatività delle imprese. Il 34% dei nuovi occupati in Lombardia, infatti, ha trovato occupazione nei cosiddetti green job, a dimostrazione che stiamo già facendo la transizione. In sintesi, siamo convinti che sia utile dare obiettivi, non blindare la strada per raggiungerli, perché altrimenti perdiamo il fattore di premialità competitiva che ci fa vincere a livello internazionale.”

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Granelli: "Per il fotovoltaico nelle imprese un potenziale di crescita da sfruttare con risorse del Pnrr"

 

L’estate del 2023 si è caratterizzata per una crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili, grazie ad un maggiore spunto di idrico e eolico e una apprezzabile crescita del fotovoltaico (FV).

Pur a fronte di una crescita della produzione di energia solare a doppia cifra in estate (+12,0% a luglio e +19,8% ad agosto), il confronto internazionale proposto questa settimana dell’Ufficio Studi per QE-Quotidiano Energia ed elaborato su dati dell’IEA (International Energy Agency, Agenzia Internazionale dell'Energia dell’Ocse) evidenzia, soprattutto nel lungo periodo, un più basso profilo dell’Italia nello sviluppo del fotovoltaico. Nel primo semestre del 2023 la produzione di energia solare in Italia è salita del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ampiamente inferiore al +12,3% della media Ocse e al +13,3% della media dei 27 paesi dell’Unione europea. Nel lungo periodo l'Italia conferma il minore dinamismo: tra il 2019 e il 2023 (ultimi dodici mesi a giugno) la crescita della produzione è del 77,0% nei 27 Paesi dell’Ue; nel dettaglio la produzione solare cumula un aumento del 160,0% in Spagna, del 77,5% in Francia, del 32,7% in Germania ma si ferma al +18,7% in Italia.  A seguito di questo trend l’Italia, che era al 6° posto nel 2019 per produzione di energia elettrica da fotovoltaico, nel 2023 perde quattro posizioni, scivolando al 10° posto: nel 2020 viene superata dall'Australia, nel 2021 dalla Spagna e nel 2022 dalla Corea del Sud e dal Brasile.

In chiave territoriale nel triennio 2019-2022, tra le maggiori regioni con almeno 1 TWh di produzione, hanno fatto meglio della media nazionale la Sardegna con un aumento cumulato del +36,7% della produzione da FV nel triennio in esame, il Veneto con +27,0%, la Lombardia con +26,5%, il Lazio con +23,0% e la Campania con +20,1%.

Con il potenziale di crescita del FV nelle imprese, Italia sale di 3 posizioni - A fronte di prezzi dell’elettricità per un’impresa italiana che sono superiori del 57,0% alla media Ue, lo sviluppo degli impianti di autoproduzione sostiene la competitività imprese e sviluppa le rinnovabili senza consumo di suolo. Da una nostra analisi controfattuale applicata alla produzione di energia elettrica da FV nelle imprese nel 2022, emerge che se ciascuna regione si allineasse alla migliore della propria ripartizione per rapporto tra potenza installata di impianti fotovoltaici nelle imprese e relativi addetti, si genererebbe un aumento di produzione pari ad oltre 7 TWh, consentendo all’Italia, sempre nel 2022 e in via teorica, di tornare davanti a Spagna, Brasile e Corea del Sud, riprendendo il 7° posto nel ranking internazionale.

"Pensare al futuro delle imprese e del Paese - sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli - significa anche realizzare la transizione green. Un obiettivo, questo, che deve coinvolgere il nuovo capitolo del RePowerEU, fondamentale per rispondere alle turbolenze del mercato energetico mondiale, accelerando la diffusione delle energie rinnovabili e, più in generale, accompagnando la transizione energetica che anticipa al 2027 i target già fissati al 2030.
Un tema quest’ultimo che, secondo Confartigianato, potrebbe essere utilmente affrontato sfruttando l’enorme potenziale rappresentato dalle micro e piccole imprese, favorendo gli investimenti in piccoli impianti per l’autoproduzione dell’energia da fonti rinnovabili".

Sul piano delle politiche pubbliche, va nella direzione giusta la recente riprogrammazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l'inserimento di REPowerEU, nel quale il capitolo Transizione verde - Settore produttivo, finanziato con 6,2 miliardi di euro, include 1,5 miliardi per il credito di imposta a sostegno degli investimenti in impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle imprese. Si conferma, anche nello sviluppo dell’energia green, la rilevanza strategica del PNRR che, in un contesto di politica fiscale ‘prudente’ e del caro-tassi che sta spiazzando i processi di investimento delle imprese, rimane l’asse di intervento pubblico in grado di sostenere la crescita ed evitare di scivolare in recessione.

Il webinar dell’Ufficio Studi il 23 ottobre 2023 alle 17.00 - Alcune delle evidenze chiave su energia e sviluppo sostenibile saranno al centro del webinar organizzato  dall’Ufficio Studi nella Settimana per l’Energia e  la Sostenibilità che si terrà in diretta streaming alle ore 17 di lunedì 23 ottobre 2023 (clicca QUI). Nel report che sarà presentato, dopo una disamina dei rischi sulla crescita derivanti da un rialzo dei prezzi dopo lo scoppio della crisi in Medio Oriente, saranno toccati i temi relativi a:  livello e il trend dei prezzi dell’energia per le imprese e sui territori - con l’esame di alcuni aspetti critici emersi durante la crisi energetica -, evoluzione dei prezzi internazionali di petrolio e gas, presenza dello Stato, tra alta tassazione  e calo degli investimenti per lotta al climate change, oltre ad un esame di alcuni indicatori sui tre pilastri della sostenibilità, ambientale, economica sociale.

Segui la diretta streaming

 
I primi 20 paesi produttori nel mondo di energia solare
2023, ultimi 12 mesi a giugno, GWh - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ocse


Nuovo Decreto sulla Revisione dei veicoli pesanti: accolte in toto le richieste di Confartigianato Anara

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha emanato il Decreto n. 237 del 21 settembre 2023. Questo provvedimento, atteso dal settore, segue le anticipazioni fornite dal Direttore Generale della Motorizzazione, Ing. D’Anzi, durante l'incontro del 14 aprile scorso.

Il decreto introduce importanti correzioni al Decreto n. 446 del 15 novembre 2021, concernente l'aggiornamento della disciplina relativa alla revisione dei veicoli pesanti. Queste modifiche sono state accolte positivamente da Confartigianato Anara, il cui ruolo è stato fondamentale nella definizione di questo nuovo quadro normativo che recepisce integralmente le istanze presentate dall'associazione, rivisitando il modello operativo di esternalizzazione del servizio revisioni veicoli pesanti ai centri di controllo privati, con misure maggiormente compatibili e sostenibili dalle imprese del settore e superando le criticità e le ambiguità della normativa anche sotto il profilo interpretativo.

“Grazie al dialogo costante con gli organi ministeriali - sottolinea Il Presidente di Confartigianato Anara, Vincenzo Ciliberti - è stato realizzato un provvedimento che mitiga in modo significativo l’impatto della normativa sui centri di controllo privati e perfeziona il quadro attuativo, venendo incontro alle esigenze delle aziende associate e crea condizioni più favorevoli e sostenibili affinché le imprese possano effettivamente accedere a questo ambito di attività e ottemperare alle disposizioni previste, cogliendo tutte le opportunità che presenta la nuova disciplina per un ampliamento della sfera operativa".

Tra le principali novità contenute nel Decreto, spicca la precisazione dell'ambito di applicazione. Sono stati eliminati i passaggi controversi delle disposizioni che potevano creare ambiguità con l'ambito dei veicoli leggeri. Ora, la demarcazione tra veicoli pesanti e leggeri è più chiara e netta, garantendo che il modello regolatorio di revisione dei veicoli pesanti non si sovrapponga a quello dei veicoli leggeri.

Inoltre, sono stati alleggeriti i requisiti di idoneità richiesti ai centri di controllo per eseguire le revisioni dei veicoli pesanti, tenendo conto delle caratteristiche strutturali delle imprese del settore. Questo è un altro punto su cui Confartigianato Anara ha esercitato una forte pressione, sottolineando l'importanza di una regolamentazione equilibrata che non penalizzasse le piccole e medie imprese.

Un altro aspetto rilevante è l'introduzione di un periodo transitorio, che permette alle officine di adeguarsi gradualmente al nuovo regime. Questa fase di transizione, fortemente sostenuta da Confartigianato Anara, garantisce che le imprese abbiano il tempo necessario per adeguarsi alle nuove disposizioni senza subire impatti economici negativi.


Positivo incontro al Ministero dei Trasporti. Dal Viceministro Rixi rassicurazioni importanti a sostegno del settore

Il Presidente di Unatras, il coordinamento unitario delle associazioni nazionali dell’autotrasporto merci, e di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani,  valuta positivamente l’incontro convocato al MIT dal Viceministro Edoardo Rixi che, nell’affrontare le tematiche avanzate dalla categoria, ha fornito importanti aggiornamenti e rassicurazioni.

Il Viceministro sulle questioni economiche, rispondendo alle richieste di Unatras, ha confermato il recupero di 37 milioni di euro sugli investimenti 2021/2022 e la reperibilità della cassa per il pagamento del credito d’imposta LNG. Ha inoltre assicurato che le 1600 istanze sul bonus gasolio 28% sono state saldate e che presto saranno erogate le somme del credito gasolio 28% per le imprese che superano i 500.000€. I pagamenti relativi al credito d’imposta adblue sono in fase di conclusione.

Riguardo ai crediti d’imposta, vi sono circa 70 milioni che devono essere utilizzati entro il 2023. Il Viceministro ha comunicato l’impegno del MIT per garantire che queste risorse siano destinate all’autotrasporto. Inoltre, di fronte all'attuale problema del caro-gasolio, il Viceministro ha annunciato una richiesta di ulteriori risorse per reintrodurre il credito d’imposta e mitigare gli effetti dei costi elevati del carburante.

Sulla carenza dei conducenti, è previsto un rifinanziamento della misura dei voucher patenti. Per sostenere la transizione ecologica del settore, il MIT proporrà l’istituzione di un fondo specifico per l’autotrasporto e un altro per la mobilità sostenibile. Relativamente al Marebonus, il ministero ha recuperato le somme arretrate e sta lavorando su un nuovo regolamento per il triennio 2023-2026.

Unatras ha anche sollevato la questione della riattivazione del Tavolo delle Regole, sulla quale il Viceministro ha confermato la disponibilità del MIT. È prevista una discussione sui trasporti eccezionali, considerando le sfide infrastrutturali del Paese. Infine, verrà pubblicato un aggiornamento sui costi di esercizio sul sito del MIT e il Viceministro spera di affrontare la questione degli angoli ciechi nelle future modifiche al codice della strada.

Unatras, riconoscendo le risposte e gli impegni presi, spera in un dialogo continuo con il Governo e seguirà da vicino l'attuazione dei provvedimenti annunciati.

 

Comunicato Unatras


Verso l'indipendenza dalle risorse

La newsletter del mese di ottobre del progetto IoreSME, di cui Confartigianato Imprese è partner, si focalizza su due temi strategici per lo sviluppo sostenibile del continente: l'indipendenza dalle risorse e la sostenibilità nel settore dei trasporti, con un focus dedicato alle ferrovie.

Indipendenza dalle Risorse: L'UE punta alla sostenibilità dei prodotti per aumentare l'autosufficienza del continente. Il Piano d'azione per l'economia circolare, lanciato nel marzo 2020, mira a estendere la vita dei prodotti e ridurre i rifiuti. Le norme UE vogliono che i prodotti siano riciclabili, facilmente riparabili e che vi sia un divieto di distruzione dei beni invenduti. L'obiettivo è ridurre i rifiuti in vari settori, come l'elettronica, le batterie, i veicoli, e l'edilizia, contribuendo così agli obiettivi climatici.

Ferrovia verso la Sostenibilità: Il Green Deal promuove il rilancio delle ferrovie come mezzo di trasporto ecologico. I treni, che contribuiscono solo all'1% dell'inquinamento legato ai trasporti, sono centrali nella riduzione delle emissioni di CO2. L'obiettivo per il 2030 è di spostare il 30% del trasporto merci dalla strada alla ferrovia. Nonostante le sfide economiche e politiche, si registra un aumento dei viaggi in treno e dei nuovi servizi, come i treni notturni. Sono in corso sforzi per rendere il trasporto ferroviario più accessibile e sostenibile in tutta l'UE.

Ultime Notizie: Il 2023 è stato designato come l'Anno europeo delle competenze, con iniziative per formare il personale, specialmente nelle piccole imprese. Inoltre, l'UE sta attirando investimenti nel settore dei semiconduttori, nonostante la sfida di trovare lavoratori qualificati.

 

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