La Giunta esecutiva di Confartigianato incontra il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera
La febbre che scuote l’economia italiana, in questi giorni ha fatto segnare un altro, pericoloso peggioramento. A certificarlo è l’Istat, che registra un nuovo calo del prodotto interno lordo: dopo il terzo trimestre 2011 anche il quarto è negativo con un ribasso dello 0,7% congiunturale. L’Italia è ufficialmente in recessione. Il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha commentato a caldo la notizia, durante la giunta esecutiva di Confartigianato dove ha fatto il punto sui provvedimenti varati dal Governo per sostenere l’economia e su quelli ancora in cantiere. <i>“Numeri che non meravigliano</i> - ha detto -<i> ma stiamo ponendo le basi per una crescita duratura”. “Per sbloccare la situazione di un Paese che non cresce da 10 anni” </i>- ha sottolineato il Ministro Passera - <i>“occorre lavorare su tutte le leve proprio come sta facendo, e come farà nei prossimi mesi, il nostro Governo”. </i> In un pacchetto di proposte, illustrate al Ministro dal Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, la Confederazione ha condensato le misure indispensabili per ridare ‘ossigeno’ alle piccole imprese, anche alla luce del nuovo aggravamento comunicato dall’Istat. Al primo posto, la richiesta di una terapia d’urto immediata su credito e ritardi di pagamento della pubblica amministrazione. <i>“Sulla questione dei pagamenti alle imprese sono pronto ancora una volta a metterci la faccia”</i>, ha garantito il Ministro, a porte chiuse, alla Giunta confederale presieduta dal presidente Giorgio Guerrini. <i>“Anche il Presidente Monti </i>– ha spiegato il Ministro, a margine dell’incontro, ai Microfoni del tg di Confartigianato - <i>ha parlato di adozione possibilmente anticipata della direttiva europea sui pagamenti che riporterà ordine in questo mondo; ci sarà poi da recuperare l’accumulato di questi anni e naturalmente cercheremo di farlo il più velocemente possibile senza mai venir meno agli obiettivi di equilibrio di finanza pubblica che sono impegni non eludibili di questo Governo”. </i> Settanta miliardi di euro di debiti arretrati che costano alle imprese 3,7 miliardi di euro di oneri finanziari è lo scandaloso biglietto da visita dello Stato cattivo pagatore. Ma se lo Stato non paga, anche le banche, in questi tempi, non fanno di meglio, la stretta creditizia, infatti, è ai massimi storici. Sul punto, Il Ministro Passera ha ricordato ai membri della Giunta che il Governo Monti è già intervenuto sul fronte del credito garantito, rifinanziando con 20 miliardi di euro il fondo di garanzia per le Pmi. Ma Confartigianato ha sollecitato interventi rapidi e decisi anche sul credito ordinario. <i>“Noi stessi come Governo e io come Ministro dello Sviluppo </i>– ha rimarcato Passera - <i>ho chiesto all’Abi di metterci intorno al tavolo per vedere se ci sono delle altre cose concrete per affrontare queste che sono urgenze forti”.</i> <i> “Concreto, positivo, partecipato, che ha messo al centro i temi reali che interessano le piccole imprese”.</i> E’ il giudizio sull’incontro del Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini. Per il leader degli artigiani <i> “tutto quello che viene fatto per liberare dalle incrostazioni che bloccano lo sviluppo e la crescita che si chiamano liberalizzazioni mancate, che si chiamano costo eccessivo della burocrazia, dell’apparato pubblico amministrativo, che si chiamano pressione fiscale troppo elevata vanno nella direzione giusta. L‘incontro di oggi</i> - ha proseguito Guerrini -<i> è stato un’occasione per poter marcare quelle che sono le richieste di Confartigianato e che vanno nella direzione auspicata".</i>
Interexperts: gli esperti di internazionalizzazione di Confartigianato si mettono in rete
Vi occupate di export? Lavorate nel sistema Confartigianato? Facebook, Linkedin e Twitter vi stanno stretti? Ecco il social network che fa per voi: interexperts.it. Interexperts è la prima comunità professionale web dedicata agli esperti di Confartigianato che accompagnano le piccole imprese nei mercati internazionali. Una piattaforma agile e snella, pensata e realizzata direttamente dai fruitori. In altre parole ‘nata dal basso’ in risposta alle reali e concrete esigenze degli operatori del settore. Spiega Marina Redondi, responsabile Internazionalizzazione di Confartigianato Bergamo: <i>“E’ nata la necessità di creare un portale che contenesse delle informazioni che potessero essere prese dai funzionari di Confartigianato per poter dare formazione e informazione alle imprese. Per cui si è condivisa un’idea creativa, un’idea progettuale e le associazioni di categoria, attorno a questa idea, hanno costruito un percorso che poi è scaturito nella piattaforma”.</i> Social nella logica, specifico nell’applicazione, interexperts, mette a disposizione della comunità di esperti di Confartigianato, forum, gallerie tematiche, news, insomma tutti gli strumenti del web 2.0, indispensabili per condividere in tempo reale buone prassi, progettualità, riflessioni, esperienze e problematiche sul tema dell’internazionalizzazione delle piccole imprese. L’accesso a interexperts è riservato ai membri della comunity, ma sono possibili anche contributi esterni. Facendo richiesta, infatti, ci si può registrare come Osservatore e partecipare a uno specifico gruppo di discussione. Il portale è in linea da pochi giorni. Sono già molti i contenuti disponibili, anche nell’area pubblica: un giro d’orizzonte aperto a tutti, sull’offerta di Confartigianato in materia di servizi all’export. <i> “Si incomincia già a trovare di tutto </i>– sottolinea Francesco Albertucci, responsabile Internazionalizzazione di Confartigianato Pesaro - <i>ma siamo sicuri che ci saranno tanti altri contenuti da inserire. Ognuno immette nel sistema le cose che sta facendo, arricchendole di notizie di prima mano, dal seminario sull’internazionalizzazione, alle pratiche importanti ai progetti che si stanno seguendo di lunga durata, alle manifestazioni in loco ”.</i> La piattaforma interexperts, promossa e coordinata da Confartigianato nazionale e co-finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico, oltre a mirare a una diffusione uniforme delle competenze in tema di export nel sistema confederale, mette a disposizione delle associazioni un programma realizzato dall’ICE che permette di monitorare le capacità e le esigenze delle imprese in tema di internazionalizzazione. <i>“Noi riteniamo </i>– a parlare è il responsabile del settore Internazionalizzazione di Confartigianato Udine Flavio Cumer <i>- che tutte le imprese artigiane, dalla più grande alla più piccola, abbiano la possibilità di misurarsi con la sfida dei mercati esteri, ma a precise condizioni. Attraverso questa piattaforma, vogliamo dare uno strumento di valutazione all’azienda per dire: “guarda, sei sufficientemente organizzata, sia sotto l’aspetto logistico, organizzativo, finanziario, per affrontare questo mercato, piuttosto che un altro", oppure, "no, forse è il caso di fermarsi e riflettere ancora prima di fare questo passo”.</i>
MORATORIA DEBITI IMPRESE - Rete Imprese Italia: “Bene accordo per sostegno PMI”
Positivo il giudizio di Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) sull’accordo per la moratoria dei debiti delle imprese firmato oggi dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana), Rete Imprese Italia, Alleanza Cooperative Italiane, Assoconfidi, Cia, Claai, Coldiretti, Leggere di più
Confartigianato vince il primo round nella battaglia contro il canone Rai sui computer delle imprese
Non credono ai loro occhi gli imprenditori che in questi giorni stanno ricevendo dalla Rai la richiesta di pagare il canone speciale 2012. Il messaggio è categorico: 'L’abbonamento è dovuto da imprese, professionisti, enti pubblici e privati, per il possesso di tutti gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive al di fuori dell’ambito familiare, compresi computer collegati in rete’. Che non sia uno scherzo lo confermano il sito web della Rai dedicato al pagamento del canone e il martellante spot pubblicitario sulle reti della tv di Stato. Come dire, insomma, che basta avere un computer, un Ipad o un Iphone per dover sborsare somme che vanno da 200 euro fino a quasi 7.000 euro. Per le imprese italiane significa una batosta da 980 milioni che finirebbero nelle casse di Viale Mazzini. In men che non si dica, Confartigianato e Rete Imprese Italia sono partite al contrattacco. In una lettera inviata il 17 febbraio al premier Mario Monti e al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera hanno denunciato l’assurdità del tributo su strumenti come i computer che gli imprenditori utilizzano per lavorare e non certo per guardare i programmi Rai. Un balzello tanto più ingiustificato perchè colpisce le imprese in un momento di grave crisi e tassa proprio i computer sui quali il Governo punta per colmare il gap digitale del Paese. La rivolta di Rete Imprese Italia è finita sulle prime pagine dei giornali, è dilagata sul web e ha costretto la Rai a dare spiegazioni. La risposta di Viale Mazzini è arrivata il 21 febbraio, dopo un confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico, ed è sintetizzata in una nota che, però, non attenua le preoccupazioni degli imprenditori. In sostanza, la Rai precisa che il canone speciale si deve pagare per il possesso di computer utilizzati come televisori, e nulla è dovuto se l’abbonamento è già stato pagato per un apparecchio tv. Quindi, un mezzo dietrofront. Ma i dubbi rimangono e sono molti: come fa la Rai a individuare i computer usati per guardare la tv? Gli imprenditori che hanno già pagato verranno rimborsati? E come si comporteranno gli organi di vigilanza che devono controllare il regolare pagamento del canone? I rappresentanti del Governo, chiamati a rispondere da alcune interrogazioni parlamentari, non hanno sciolto le ambiguità sulla vicenda. L’unica certezza, per ora, è che la Rai abbia tentato il colpo grosso per rastrellare risorse dagli imprenditori. Confartigianato e Rete Imprese Italia non demordono e continuano a sollecitare un intervento chiarificatore del Governo e una modifica legislativa del Parlamento. L’obiettivo della battaglia è di esonerare le imprese dal pagamento del canone Tv per il possesso di televisori o computer utilizzati per lavoro.
AUDIZIONE PRESSO X e I COMMISSIONE DELLA CAMERA - Semplificazione. Rete Imprese Italia: Giudizio sostanzialmente positivo sul decreto"
Una delegazione di Rete Imprese Italia ha preso parte all’audizione, presso la X e la I Commissione della Camera dei Deputati, sul ddl conversione DL n.5/2012 “Semplificazione e sviluppo”. Durante l’audizione, il vice-direttore di Confesercenti Mauro Bussoni ha illustrato un documento comune delle associazioni imprenditoriali che aderiscono a Rete Imprese Italia, in cui si delinea un giudizio positivo sul provvedimento e si propongono i correttivi necessari per migliorarne l’efficacia. Leggere di più
FISCO - Rapporto Confartigianato.Tra il 2008 e il 2011 emanate 189 norme fiscali con alto impatto burocratico
Oltre al peso delle tasse, gli imprenditori devono sopportare anche le complessità burocratiche per pagarle. In Italia, infatti, il mostro della Leggere di più