Sanzioni Antitrust ad aziende di trasporto pubblico locale Della Valle (Confartigianato auto-bus operator): «Finalmente riconosciuta la illiceità di accordi lesivi della concorrenza»

Sanzioni per un importo complessivo di circa 10 milioni di euro: questa la decisione presa il 30 ottobre dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) nei Leggere di più


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TRASPORTO - Sanzioni Antitrust ad aziende di trasporto pubblico locale - Della Valle - Confartigianato auto-bus operator: Finalmente riconosciuta la illiceità di accordi lesivi della concorrenza


20 novembre: Nasce il registro dei rifiuti elettrici

Si complica la vita per i produttori e i distributori di apparecchiature elettriche che dal prossimo 20 Novembre dovranno fare i conti con quanto previsto dal Decreto ministeriale 25 settembre 2007 n.185, pubblicato il 5 novembre scorso in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento istituisce il Registro nazionale dei soggetti che dovranno farsi carico della gestione dei rifiuti provenienti dalla rottamazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) per uso domestico. Per i primi adempimenti previsti dal Decreto non servirà attendere: da lunedì 12 novembre i produttori hanno facoltà (non l’obbligo) di applicare un ‘ecocontributo’ sulle apparecchiature nuove, una maggiorazione sul prezzo di vendita adeguata al costo di gestione del Raee (calcolato a peso o a pezzo), che servirà per finanziare il sistema di raccolta nella sua fase iniziale. Il ‘contributo’ sarà inserito in fattura sotto una voce specifica, in modo ‘visibile’ e ‘trasparente’ e accompagnerà il prodotto lungo l’intera filiera di mercato. Sarà cura dei distributori applicarlo sul prezzo finale del prodotto, dandone comunicazione ai consumatori per mezzo di cartelli disposti nei punti vendita. Nella fase di avvio il sistema di gestione dei Raee, poggerà su due pilastri: i produttori di Aee (Apparecchiature elettriche ed elettroniche) e i Comuni. I primi dovranno far fronte ai costi di smaltimento dei prodotti andati in rottamazione, anche se in effetti il costo ricadrà soprattutto sui consumatori; i secondi dovranno assicurarne la raccolta attraverso la realizzazione di centri adeguati. Il “periodo transitorio”, ovvero il lasso di tempo in cui il costo del sistema di gestione insisterà sui produttori (importi recuperati tramite l’ ‘ecocontributo’), durerà fino al 13 febbraio 2011. Successivamente le regole saranno disciplinate dall’Accordo di programma tra Anci e Centro di Coordinamento. Dal 20 Novembre scatterà l’obbligo per i produttori e distributori di iscriversi nel Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE. L’iscrizione dovrà avvenire entro 90 giorni da tale data, ovvero entro il 18 febbraio 2008, e potrà essere effettuata unicamente tramite modalità telematica attraverso il sito predisposto dalle Camere di commercio e dal Ministero dell’Ambiente. Il Registro rappresenta un censimento delle imprese che rientrano nella definizione di produttore di apparecchiature elettriche ed elettroniche, quelle che, come si è visto, hanno l’obbligo di finanziare il sistema di raccolta dei Raee, con quote dinamiche legate al numero e alla tipologia dei prodotti immessi sul mercato. L’iscrizione, come si è detto è obbligatoria e condiziona l’immissione sul mercato dei nuovi prodotti. Nel caso di adesione a un sistema collettivo, questa dovrà avvenire prima dell’iscrizione al registro. Confartigianato suddivide così i costi che dovranno sopportare le aziende artigiane che producono apparecchiature elettriche ed elettroniche: quota di adesione al consorzio di raccolta prescelto; una quota, quando prevista, per la gestione del consorzio stesso; un contributo di smaltimento (calcolato a peso o a pezzo) in funzione della produzione di AEE. Come si nota una buona parte dei costi saranno determinati dal ‘fattore consorzio’, per questo motivo la confederazione ha attivato una serie di rapporti negoziali con i principali consorzi di produttori, per identificare le formule di adesione più convenienti per le aziende rappresentate.


Libere professioniste, al via la tutela della maternità

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 23 ottobre, entra in vigore il decreto interministeriale del Lavoro e dell’Economia che disciplina l’estensione della tutela della maternità anche alle lavoratrici con contratto a progetto e alle libere professioniste. Con questo decreto dunque, anche le lavoratrici con contratto a scadenza, ed iscritte alla “Gestione separata” dell’INPS, potranno disporre del periodo di maternità previsto dalla legge. Le lavoratrici a progetto e le libere professioniste potranno assentarsi dal posto di lavoro dai due mesi precedenti ai tre mesi successivi al parto, con l’eccezione per eventuali complicanze o di condizioni ambientali che comprometterebbero la salute della madre o del bambino. In queste circostanze l’ispettorato del Ministero del Lavoro potrebbe chiedere una dilazione del periodo. Una decisione importante, necessaria per tutelare la maternità di tutte le lavoratrici, per le quali, prima dell’emanazione del decreto, esisteva un diverso trattamento. Le lavoratrici a progetto e le libere professioniste avranno quindi il diritto di posticipare il proprio contratto di 180 giorni, in mancanza di migliori condizioni contrattuali prese con il datore di lavoro, potendo contare sull’indennità giornaliera di maternità. L’indennità, però, verrà corrisposta a due condizioni. La prima vuole, nei 12 mesi precedenti il periodo di maternità, il versamento alla “Gestione separata” di almeno tre mensilità, la seconda richiede la certificazione dell’assenza della lavoratrice da parte del datore di lavoro. Il decreto regolamenta un importante segmento lavorativo se si considera che, secondo dati Istat aggiornati a tutto il 2006, in Italia ci sono 1.134.000 lavoratrici con contratto a tempo determinato. A questi numeri se ne possono aggiungere altri relativi al numero delle nascite nel nostro Paese. Infatti, stando ad uno studio dell’Istat, il 10% del totale delle nascite del nostro Paese riguarda libere professioniste, una percentuale che sale ad oltre il 18% se si prende in esame il numero di nascite da donne lavoratrici. L’81,3% è invece la percentuale delle lavoratrici dipendenti sul totale dell’occupazione femminile.


APPRENDISTATO Il Presidente di Confartigianato Guerrini replica al Minstro Damiano: “Sì a al confronto per rilanciarne originaria funzione formativa”

“Confartigianato è pronta al confronto annunciato dal Ministro Damiano per discutere di apprendistato. Mi auguro sia l’occasione per rilanciare il valore dell’unico istituto a Leggere di più


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