13 Gennaio 2005, h. 01:31

COMPETITIVITA’ Le Confederazioni dell’artigianato e delle piccole imprese al Governo: “No all’assistenzialismo. Sì a provvedimenti con risorse adeguate e subito utilizzabili dalle imprese”

“No a misure di stampo assistenzialistico. Sì ad interventi finalizzati a migliorare la qualità e la capacità concorrenziale di tutto il sistema imprenditoriale, con risorse di quantità adeguata ed immediatamente utilizzabili dalle imprese”.
Queste le indicazioni che, al tavolo di confronto sulla competitività, i Presidenti di Confartigianato Giorgio Guerrini, di Cna Ivan Malavasi e di Casartigiani Giacomo Basso rivolgono al Governo.
“L’artigianato e le piccole aziende, soprattutto del settore manifatturiero, sono duramente impegnati nella competizione internazionale e non possono aspettare i tempi lunghi della politica. Per questo – sottolineano i leader delle Confederazioni – apprezziamo l’apertura del tavolo di confronto con le parti sociali, ma dal Governo ci aspettiamo, come primo atto di semplificazione, che le misure a sostegno della competitività siano immediatamente operative”.
Tra i fattori di contesto da modificare, Confartigianato, Cna e Casartigiani puntano sulla completa eliminazione dei vincoli e degli oneri burocratici che frenano l’attività imprenditoriale, sulla riforma degli incentivi alle imprese e sulla valorizzazione del ruolo dei Consorzi Fidi.
Sollecitano anche misure per promuovere l’aggregazione tra imprese (reti e consorzi di aziende), per facilitarne l’accesso all’innovazione e alla ricerca (anche attraverso la collaborazione tra Pmi e Università), per favorirne l’internazionalizzazione, per diffondere la formazione dei dipendenti e degli imprenditori, per abbassare il costo dell’energia sulle Pmi.
Le Confederazioni dell’artigianato e delle piccole imprese sollecitano altresì la decontribuzione triennale per i neoassunti nel Sud, misure per la decontribuzione degli aumenti salariali legati alla produttività a livello territoriale o aziendale e per la detassazione del lavoro straordinario, insieme con una riforma degli ammortizzatori sociali che ampli la platea dei soggetti destinatari e con interventi per diffondere la previdenza complementare.
Per quanto riguarda il Mezzogiorno, Confartigianato, Cna e Casartigiani ritengono che debba essere considerato risorsa primaria del Paese e posto al centro della politica economica, valorizzando tutte le energie imprenditoriali presenti nelle Regioni meridionali ad iniziare dall’artigianato e dalle Pmi.

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