4 Ottobre 2005, h. 11:10

Sicurezza degli automobilisti: Allarme dei Revisori Auto di Confartigianato e di Cna Sulle strade italiane una ‘bomba ad orologeria’: 1 milione e mezzo di auto senza revisione; ed altre centinaia di migliaia circolano con attestati di revisioni mai effettuate e approssimative

Un milione e mezzo di auto circolano sulle strade italiane senza essere mai state revisionate. Una ‘bomba ad orologeria’ che minaccia la sicurezza dei cittadini e che è la conseguenza dei problemi irrisolti riguardanti l’attività di revisione di auto e moto.

L’allarme è stato lanciato oggi ad una conferenza stampa dall’ANARA/Confartigianato e dall’AIRA/CNA, le Associazioni nazionali dei Revisori Auto che hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria.

Chiedono al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di dare risposta alle ripetute richieste di garantire la sicurezza stradale e di assicurare la corretta operatività dei centri di revisione.

“Gli automobilisti – hanno spiegato Roberto Landini, Presidente dell’Anara-Confartigianato e Ettore Cenciarelli Segretario dell’Aira-CNA – vedono costantemente aumentare il costo della revisione. Ma dei 40,48 euro pagati ai centri di revisione, ben 14,66 (oltre il 36%) vanno allo Stato sotto forma di tasse e di concessioni governative. Nel frattempo, i centri di revisione privati incassano 25,82 euro per ogni revisione, cifra ferma dal 1999 che non ha goduto nemmeno del semplice adeguamento agli indici ISTAT e che i revisori auto considerano insufficiente a coprire il costo del servizio”.

Secondo l’ANARA/Confartigianato e l’AIRA/CNA questo stato di cose aggrava il fenomeno delle “revisioni fasulle” o eseguite in modo approssimativo da autoriparatori o da soggetti che non esercitano l’attività di autoriparazione e che hanno l’unico obiettivo di effettuare il maggior numero di revisioni nel più breve tempo possibile. Ciò è reso possibile dalla totale assenza di controlli, nonostante lo Stato abbia incassato, dal 1999 ad oggi circa  670 milioni di euro tra tasse di concessione ed IVA attraverso le revisioni effettuate dai privati.

I Revisori Auto di Confartigianato e CNA sollecitano pertanto, ancora una volta, l’emanazione del decreto di adeguamento della tariffa che preveda una giusta remunerazione per gli operatori.

Se da parte del Governo non arriveranno risposte su questa grave ed annosa problematica, le Confederazioni si riservano tutte le opportune forme di tutela delle aziende associate e della sicurezza degli utenti.

rss