25 Ottobre 2006, h. 16:51

VIII Convention nazionale Donne Impresa “Affari e affetti. Donne, azienda, famiglia” COMUNICATO STAMPA FINANZIARIA BUBBICO (SOTTOSEGRETARIO SVILUPPO ECONOMICO): “PIU’ ATTENZIONE ALL’IMPRENDITORIA FEMMINILE” URSO (AN): “IL GOVERNO PRODI COLPISCE LA CULTURA DEL MADE IN ITALY”

“Bisogna rilanciare l’imprenditoria femminile delle micro, piccole e medie aziende, leva fondamentale dell’economia del Paese. Perché lo sviluppo ha bisogno di valori, risorse per le reti associative e fiducia. Quello che le donne sanno infondere nelle loro imprese”. Lo ha dichiarato il Sottosegretario allo Sviluppo economico, sen. Filippo Bubbico, intervenuto oggi alla Convention nazionale di Donne Impresa di Confartigianato, che conta oltre 80.000 PMI gestite da donne.

“Abbiamo dato per scontato per troppo tempo – ha aggiunto Bubbico – che il Paese fosse fuori gioco, per la concorrenza dei nuovi mercati, come Cina e India. Ma con la quotidiana attività di imprenditrici e imprenditori artigiani, cui il Governo deve saper prestare maggiore attenzione soprattutto in questa delicata fase della Finanziaria, è possibile dare una risposta immediata ai problemi dello sviluppo, puntando sulla qualità e unicità dei nostri prodotti tradizionali”.

Critico il giudizio di Adolfo Urso, deputato di AN, ex Viceministro alle Attività produttive nel Governo Berlusconi. “Nella manovra ci sono troppe misure che colpiscono gli artigiani i quali dovranno sborsare alle casse dello Stato 4 miliardi di euro”. “Il Governo Prodi – ha aggiunto Urso – colpisce chi ha la cultura e l’arte del fare, valori che hanno dato sempre forza al made in Italy. Si tratta di un attacco fortissimo in un contesto di difficoltà, con un’ulteriore tassazione del 4-8 per cento in più sul passaggio generazionale che non era prevista. Un elemento, questo, che scoraggia l’impresa familiare qui rappresentata”.

Al primo giorno dell’assemblea “Affari e affetti” di Donne Impresa  hanno preso parte la psicologa Maria Rita Parsi, Walter Zocchi, Università Luissi di Roma, Anna Maria Parente, della Commissione Pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio, Sergio Mustica, del Politecnico delle Marche, oltre al  presidente di Confartigianato,  Giorgio Guerrini e alla Presidente di Donne Impresa, Rosa Gentile, che ha aperto i lavori. Presentata la ricerca sull’imprenditoria femminile artigiana in Italia su 600 artigiane. 

Più di un’imprenditrice su due (il 51,2%) ha iniziato l’attività per continuare il mestiere dei genitori o altri parenti, rinnovandolo poi e interpretandolo con originalità. L’altra metà del campione si divide fra chi ha fondato direttamente l’impresa (il 34,5%) e chi ha rilevato l’azienda o ne è diventata socia (14,3%). Il 49% delle donne è titolare dell’aziend; il 57%, vorrebbe lasciare l’attività ai figli, senza fare distinzione di genere (72% ). Fra chi ha dichiarato di preferire il maschio o la femmina, il 46,7 % la lascerebbe in eredità al figlio “perché ha più possibilità di carriera”, mentre il 40% alla figlia, perché ritenuta “più affidabile”.

Al di là dei numeri, che vedono un incremento delle imprese al femminile in molte regioni, questa indagine evidenzia una figura di imprenditrice che si misura con consapevolezza non soltanto con le problematiche specifiche del settore ma anche della società in generale, che guarda a un modello di famiglia in evoluzione, che ha superato gli stereotipi sulla successione aziendale, che chiede più servizi all’infanzia e per gli anziani, senza per questo voler delegare troppo all’esterno un lavoro di cura che considera un valore” – dichiara Rosa Gentile, Presidente di Donne Impresa. “Donne che contribuiscono attivamente allo sviluppo del Paese e che  daranno un loro apporto alla ripresa economica non solo attraverso l’impresa, ma come persone per una migliore qualità della vita”, conclude Rosa Gentile.

Sono 364.885 le imprenditrici artigiane nel nostro Paese, operano soprattutto in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, dove si concentra la maggior parte delle piccole e medie imprese al femminile. Seguono Piemonte, Toscana e Lazio. Le regioni del Sud – in particolare Abruzzo, Sicilia e Campania – fanno registrare un aumento delle piccole imprese ‘rosa’. Per quanto riguarda i settori di attività, le imprenditrici artigiane si concentrano nella manifattura (45,1%) – soprattutto nel tessile-abbigliamento e nell’alimentare – e nei servizi alla persona (31,3%). In crescita le attività del terziario.

L’Assemblea prosegue domani giovedì 26 ottobre. Attesa fra gli altri la ministra per la Famiglia, Rosy Bindi

Durante la manifestazione, patrocinata dal dicastero della Bindi, sarà consegnato il Premio Sole d’argento all’attore e regista Kim Rossi Stuart per i suoi film sul rapporto padre-figli.

Roma 25 ottobre 2006

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