29 Settembre 2007, h. 12:13

Legge Finanziaria Guerrini (Confartigianato): “Primi passi positivi sul fronte fiscale. Timidi gli interventi per ridurre la spesa”

“Nella Legge Finanziaria si intravedono i primi passi di un percorso positivo per alleggerire il carico fiscale e burocratico sulle piccole imprese. Ancora timidi, invece, gli interventi sul fronte della riduzione della spesa”.

Questo il commento espresso dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini secondo il quale “va nella giusta direzione la riduzione dell’Ires e la novità dell’ammissione opzionale a questo regime fiscale anche per le ditte individuali e le società di persone”. Giudizio positivo anche per “il recepimento della richiesta di Confartigianato di semplificazione e forfetizzazione degli adempimenti e carichi fiscali per le imprese meno strutturate”. Secondo Guerrini “è altrettanto apprezzabile la riduzione della pressione fiscale che deriva dal taglio dell’aliquota Irap. Sembra chiudersi il brutto capitolo che lo scorso anno ha coinvolto le piccole imprese nella revisione degli studi di settore”.

Il Presidente di Confartigianato valuta positivamente anche le misure per la riduzione dell’Ici, il mantenimento delle agevolazioni per la ristrutturazione degli edifici e gli incentivi per interventi di risparmio energetico. Guerrini esprime invece “delusione per la mancata riduzione della pressione fiscale sui consumi energetici delle piccole imprese che pagano l’energia elettrica il 52,6% in più rispetto alla media Ue”.

Inoltre, Guerrini giudica “ancora troppo timidi gli interventi per ridurre la spesa pubblica e per invertire la negativa tendenza che, in Italia, dal 1996 al 2006 ha visto crescere di 4,6 punti la spesa primaria sul Pil. Siamo ancora lontani dai comportamenti virtuosi di altri Paesi europei, come ad esempio la Germania, che sono intervenuti con coraggio riuscendo a far diminuire in misura consistente la spesa pubblica”.

“La strada intrapresa dal Governo – aggiunge Guerrini – deve quindi proseguire con una decisa azione riformatrice per aggredire i nodi che ancora bloccano le potenzialità di crescita del sistema Paese. Servono interventi decisi per tagliare sprechi e inefficienze, per continuare a diminuire la pressione fiscale e burocratica sulle imprese, per procedere con le liberalizzazioni, per liberare risorse da destinare allo sviluppo e al rilancio della competitività del nostro sistema produttivo”.

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