21 Dicembre 2007, h. 00:18

Approvata la Legge Finanziaria 2008 Il giudizio del Presidente Guerrini: “Ora bisogna rafforzare i segnali di attenzione alle piccole imprese. E’ mancato il coraggio di tagliare spesa pubblica”

“E’ mancato il coraggio di operare robuste scelte strutturali per ridurre e riqualificare la spesa pubblica che, invece, esce dalla manovra addirittura appesantita di qualche miliardo. I segnali di attenzione verso le piccole imprese devono essere rafforzati, rispettando l’impegno del Governo a ridurre la pressione fiscale sul lavoro indipendente”.

Così il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini commenta l’approvazione definitiva della Legge Finanziaria.

“All’assenza di interventi per tagliare sprechi e inefficienze – aggiunge Guerrini – si sommano gli effetti del decreto sul Protocollo sul Welfare che ingigantirà la spesa pubblica con ulteriori oneri per finanziare l’abolizione dello scalone, oltre a contenere inaccettabili discriminazioni tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti che dovranno essere corrette”.

Nel dettaglio delle misure previste dalla manovra economica, il Presidente di Confartigianato considera “positivi alcuni interventi, sollecitati dalla Confederazione, per ridurre la pressione fiscale sulle piccole imprese. Come l’innalzamento a 9.500 euro della franchigia Irap per le imprese con ricavi fino a 180.000 euro, vale a dire il tessuto imprenditoriale più ampio e vitale del Paese. Esse, infatti, rischiavano di rimanere ignorate da una manovra fiscale polarizzata, da un lato, sulle misure di semplificazione per i contribuenti minimi e, dall’altro, sulle diminuzioni dell’aliquota Ires per le società di capitali”.

“Per non vanificare gli effetti positivi di alcuni provvedimenti della Finanziaria – osserva Guerrini – ora è necessario che il Governo moltiplichi gli sforzi sul fronte delle riforme, per realizzare le liberalizzazioni rimaste incompiute, per liberare risorse da destinare allo sviluppo e al rilancio della competitività del nostro sistema produttivo”.

“Ma, soprattutto – conclude il Presidente di Confartigianato – in presenza di un livello di pressione fiscale pari al 43% del Pil che pone il nostro Paese ai vertici della classifica europea,  è necessario attuare una politica di diminuzione graduale e costante del prelievo tributario che grava sulle imprese, come previsto dal Protocollo sottoscritto a dicembre dello scorso anno con i Ministri Visco e Bersani”.

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