20 Maggio 2008, h. 00:00

NUOVA LINFA PER L’ARTIGIANATO DA “FUTURLEGNO 2008”

La materia prima certo non manca. Almeno in Italia, dove di legno ce ne sarebbe, se non proprio in abbondanza, almeno a sufficienza per alimentare buona parte della richiesta del comparto produttivo del legno arredo, un colosso da 38 miliardi di euro di fatturato, 410 mila addetti, 80 mila imprese. Negli ultimi vent’anni il patrimonio boschivo del Paese è aumentato di circa il 21%. Di pari passo è invece diminuita la propensione dei giovani a prendere in mano un asse di legno per trasformarla in un oggetto, un tavolo, una sedia. La crisi delle vocazioni nel settore della falegnameria ha da tempo raggiunto il livello di massima attenzione. Nel 2007 le imprese hanno dovuto rinunciare ad assumere 2.679 falegnami su un fabbisogno totale di 3.670. Il motivo è semplice: falegnami, ebanisti, assemblatori di mobili, addetti alle macchine a controllo numerico, ma anche tecnici commerciali, tappezzieri e arredatori, sono sempre di meno. Quasi non ci sono più, e le aziende si contendono quei pochi disponibili sul mercato. Manca il ricambio generazionale: se un falegname va in pensione è un problema serio. Difficile trovare chi lo sostituirà. La scuola potrebbe fare molto per invertire il trend. Anche perché per accedere ai mestieri del legno la formazione serve eccome. E non solo quella tecnica che si fa in azienda. Vietato comunque generalizzare, perché di giovani che vogliono approfondire la conoscenza di questa importante risorsa e delle sua infinite possibilità di trasformazione, per fortuna ne esistono ancora molti. Sono tra loro, sicuramente gli allievi delle circa 80 classi che hanno partecipato all’edizione 2008 del premio “Futurlegno: il legno, un mondo da ripopolare”, in questi giorni alle ultime battute. Il concorso, promosso da Confartigianato Legno Arredo con il sostegno di Acimal, Federlegno Arredo, Ebav, Ebiart, l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica e i patrocini del Ministero dell’Istruzione e della Facoltà di Agraria dell’Università di Padova, ha portato sui banchi di Istituti professionali, Scuole d’arte, licei artistici, Scuole professionali, un complesso questionario con domande legate al mondo del legno arredo e dell’ambiente. Trentadue domande, per la precisione, che valutano le competenze dei giovani nei campi merceologico, tecnico, botanico, oltre che letterario e culturale. Per niente uno scherzo, insomma. La commissione ha già selezionato le dieci classi finaliste che si sfideranno nel corso della finalissima che si terrà il 28 maggio nell’ambito della 21° edizione di “Xylexpo News” , la biennale mondiale delle tecnologie del legno e delle forniture per l’industria del mobile, in programma a Milano dal 27 al 31 maggio nel Quartiere fieristico di Rho. In palio un premio in denaro che le scuole dovranno utilizzare in formazione. In sostanza, per “seminare la cultura del legno”.

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