30 Luglio 2008, h. 00:00

Valutazione dei rischi: disco verde agli obblighi. Ma forse per pochi giorni

Dal 29 luglio sono operative le disposizioni relative alla Valutazione dei rischi contenute nel D.Lgs 81/2008. Ma potrebbero rimanerlo per poco. Probabilmente per soli cinque giorni. Poi c’è la possibilità che scompaiano per ripresentarsi solo il prossimo anno. Prosegue il percorso accidentato del Testo Unico sulla Sicurezza varato a primavera dal Governo Prodi. Infatti, nel corso dell’iter parlamentare di conversione in legge del D.L. 3 giugno 2008, n. 97, Confartigianato ha promosso in Senato l’approvazione di un emendamento che differisce al 1° gennaio 2009 l’entrata in vigore degli obblighi in materia di elaborazione del documento di Valutazione dei rischi. Il provvedimento, sul quale il Senato si è espresso favorevolmente, è ora in discussione alla Camera dei Deputati che dovrà approvarlo definitivamente entro il prossimo 2 agosto, pena la mancata conversione del Decreto legge. A questo punto, se la Camera darà il disco verde al provvedimento, le norme in materia di Valutazione dei rischi – e del relativo documento predisposto secondo i nuovi criteri previsti dal Testo Unico – avranno avuto un periodo di applicazione piuttosto breve: dal 29 luglio al 2 agosto. Meno di una settimana. Messa da parte ogni considerazione, il differimento dell’obbligo è stato sollecitato fortemente da Confartigianato che nelle scorse settimane aveva richiesto al Governo di concedere un lasso di tempo più ampio per permettere alle imprese di mettersi in regola con il nuovo adempimento, particolarmente gravoso per le imprese. Non si tratta della prima modifica che il Governo apporta all’agenda del Testo Unico. Sempre nel Decreto Legge n.97 sono contenute, infatti, alcune proroghe importanti per le imprese. Come lo slittamento al 1° gennaio 2009 dell’obbligo della comunicazione all’Inail dei dati relativi agli infortuni sul lavoro con assenza di almeno un giorno; delle informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza superiore ai tre giorni; del divieto di effettuare visite mediche in fase preassuntive. In questi casi la proroga al 1° gennaio 2009 è già in vigore perché contenuta nel testo originario del Decreto Legge.

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