31 Maggio 2010, h. 00:00

Sviluppo e Mezzogiorno, il rilancio del Sud passa per le reti immateriali

Confartigianato ha scelto Napoli, la capitale del Mezzogiorno d’Italia, per illustrare alcuni esempi del proprio impegno a favore delle imprese italiane del Sud del Paese. Tre esempi pratici e reali di reti immateriali tra imprese, come i consorzi edili, il mercato elettronico per gli appalti della pubblica amministrazione e per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Tre reti ad alto tasso tecnologico, in grado di ampliare gli spazi di condivisione dei saperi e capaci di abbattere costi e limiti dimensionali tipici delle micro e piccole imprese. Soprattutto, però, reti utili per rilanciare aree e territori depressi che faticano a produrre ricchezza e a creare occupazione. E così, mentre a Roma il Governo Berlusconi presentava una manovra finanziaria disegnata sul rilancio delle reti tra imprese, a Napoli Confartigianato ha mostrato gli esempi di maggior successo per il rilancio del Mezzogiorno. A cominciare dalla filiera delle energie rinnovabili, con imprese, banche ed energy manager che devono poter dialogare per sfruttare le infinite risorse rinnovabili delle regioni più soleggiate d’Europa. Un altro esempio è rappresentato dai consorzi delle costruzioni, che hanno permesso alle imprese di piccole dimensioni di presentare offerte migliori, più qualificate e capaci di penetrare in mercati generalmente inaccessibili. La terza esperienza, infine, è legata al mercato elettronico della pubblica amministrazione. Un’iniziativa che ha permesso di smuovere una cifra totale vicina ai 5 milioni di euro e che oggi rappresenta, soprattutto in Sicilia, una concreta possibilità di sviluppo economico per le imprese del Mezzogiorno, oltre ad un’occasione di risparmio e di contenimento della spesa pubblica locale.

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