9 Maggio 2011, h. 00:00

Daydreaming: arte, impresa e artigianato si incontrano nel nord-est

Prendete una Porsche 911, un mito a quattro ruote pensata con cura artigianale e creatività straordinaria; mettetela nelle mani di un artista giovane e innovativo e di sapienti giovani artigiani, con l’obiettivo di trasformarla in un’opera d’arte attraverso un modello di lavoro in rete e di mobilità delle idee. Il risultato sarà sorprendente. In Veneto, dove cultura fa sempre più rima con impresa, questo è successo davvero. Promotori della singolare iniziativa, che nel progetto dell’artista Riccardo Benassi ha unito mondi solo in apparenza distanti come quelli di arte, artigianato e grande industria, la Fondazione March, Porsche Italia, i Giovani imprenditori di Confartigianato Veneto, la Fondazione la Fornace dell’Innovazione. <i> ‘Abbiamo unito due numeri uno: il mito della Porsche e noi giovani di Confartigianato che stiamo cercando di modificare anche il nostro modo di vedere l‘impresa’ </i>spiega Sandro Venzo, Vice Presidente Vicario di Confartigianato Giovani Imprenditori. <i> ‘Siamo riusciti a lavorare in rete</i> – prosegue Venzo – <i>perché il bello di aver allestito questa mostra è che, pur essendo noi artigiani di settori diversi e quindi non essendo proprio degli artisti, siamo riusciti a rivedere e ricostruire con Benassi un’opera che lui aveva ‘visto’ e che noi abbiamo modificato con la nostra maestria’. </i> A dar corpo al progetto, infatti, è stato proprio un team composto da vetrai, scultori del vetro, carrozzieri, pellicciai, stampatori di lamiere metalliche, e ancora, ceramisti e modellisti meccanici tutti giovani e grandi professionisti pronti a mettersi in gioco. <i>’L’artigiano veneto </i>- rimarca Mauro Gentile, direttore Pubbliche relazioni Porsche Italia – <i>l’artigiano delle provincia di Treviso ha questa capacità di reinterpretare i concetti base della tradizione e portarli innovando, utilizzando nuove materie, trovando forme innovative di comunicazione. </i> Il percorso espositivo si dipana attraverso nove istallazioni che rielaborano e scompongono la Porsche 911 in elementi simbolici. La vettura non compare mai nella sua interezza ma la sua magia è tutta in quelle opere. L’iniziativa è uno degli eventi portanti del Festival delle Città impresa, rassegna che racconta le trasformazioni del Nord-Est, con un’attenta riflessione sul suo futuro. <i>‘Come Fondazione March </i>- sottolinea in conclusione la presidente Silvia Ferri de Lazara -<i> sono circa 4 anni che lavoriamo proprio sul tema Arte-Impresa. La differenza sta proprio nel concepire l’arte contemporanea non soltanto come vetrina ma anche come strumento per attivare un territorio’.</i>

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