11 Novembre 2013, h. 00:00

Il Governo dà una nuova spinta all’edilizia: via l’imu sull’invenduto, arriva il piano ‘6mila campanili’

Si aggiungono nuovi tasselli al quadro di interventi messi in campo dal Governo Letta per il sostegno alla ripresa nel settore delle costruzioni. Dopo l’importante riconferma degli ecobonus per altri dodici mesi, fortemente sollecitata da Confartigianato, nei giorni scorsi è diventato legge il Decreto IMU. Nel provvedimento, accanto a una serie di disposizioni per favorire l’accesso al «bene casa», ha trovato finalmente soluzione una battaglia storica di Confartigianato Costruzioni: la cancellazione dell’imposta municipale sugli immobili invenduti appartenenti alle imprese edili. Le imprese del settore immobiliare, tra i più colpiti dalla crisi iniziata nel 2008, non dovranno più pagare l’IMU sulle case che non sono riuscite a vendere, questo già dalla prossima rata del tributo in scadenza a dicembre. Confartigianato Costruzioni non si è mai stancata di chiedere l’eliminazione di questo balzello che colpisce il «magazzino» delle imprese, rappresentato appunto dagli immobili completati ma non ancora venduti, un bene-merce come quello di qualsiasi altra azienda. Secondo una stima del centro ricerche Cresme, la cancellazione della tassa lascerà nelle casse delle imprese almeno 137 milioni di euro, soldi che permetteranno al comparto di aspettare più agevolmente la ripresa attesa per il prossimo anno. Nel Decreto IMU, il Governo ha previsto altre iniziative destinate a incidere positivamente sull’intero comparto immobiliare. Una spinta alle vendite potrà arrivare dall’intervento della Cassa Depositi e prestiti che metterà a disposizione due miliardi di euro per l’erogazione di nuovi mutui. Sempre nella direzione di dare una risposta all’emergenza casa, và il rifinanziamento del Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa e del Fondo nazionale di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione. Nuovo impulso all’edilizia potrà arrivare anche dal piano “6000 campanili”, voluto dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e destinato ai circa 6000 comuni italiani sotto i 5000 abitanti che, il 25 ottobre, nel corso di una gara telematica, ha distribuito un plafond di 100 milioni di euro destinati a piccole e medie opere pubbliche da appaltare entro febbraio prossimo. Destinatari naturali degli interventi, le piccole imprese locali.

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