3 Marzo 2014, h. 00:00

A Roma in mostra la ‘seconda vita’ dell’artigianato italiano

la rievoluzione delle ideeVecchi pneumatici che diventano portafrutta, cinture di sicurezza per auto trasformate in poltrone e in apribottiglia, riviste femminili anni ’50 tramutate in borse per signora, scatole di latta che diventano abatjours. Sono soltanto alcuni dei prodigi della creatività artigiana esposti a ‘La rievoluzione delle idee’, l’iniziativa organizzata da Confartigianato Imprese Roma e dall’Associazione Assoicaro ad Ariccia, a pochi chilometri dalla Capitale. Per 8 giorni, dal 23 febbraio al 2 marzo, la località dei Castelli Romani è stata teatro di mostre di design e di prodotti artigiani, dibattiti sul tema dell’innovazione, incontri con esperti di fama internazionale. Il tutto per mettere a fuoco le prospettive della produzione made in Italy e la nuova identità degli imprenditori artigiani alla ricerca di soluzioni per restare competitivi sul mercato. Come nel caso di Diego Marinelli, uno degli espositori, che si è costruito un futuro imprenditoriale sfruttando la laurea in disegno industriale e restituendo nuova vita a materiali di scarto. La sua testimonianza e la sua scelta produttiva dimostrano che alla crisi si può reagire, puntando su innovazione e creatività per realizzare oggetti di uso comune ma che hanno il pregio del pezzo unico e sono alla portata di tutte le tasche. Una scelta, la sua, che fa perno sui valori tradizionali dell’artigianato, irrinunciabili punti di riferimento per disegnare il futuro dell’italian style. E proprio un esperto di livello internazionale di impresa e di design, come Rodrigo Rodriquez, ha sottolineato l’importanza dell’artigianato per il futuro della nostra economia. “La seconda vita dell’artigianato italiano – ha detto Mauro Mannocchi, presidente di Confartigianato Imprese Roma – comincia quindi dalla voglia di accettare la sfida del nuovo”.

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