3 Agosto 2015, h. 15:41

Nasce la Federazione tra Confartigianato di Bologna e di Ferrara

CONFARTIGIANATO ph mauro monti/ RIZOMEDIA

30 sedi con oltre 200 collaboratori, 10.000 imprenditori associati: sono i numeri della nuova realtà associativa di Confartigianato che nascerà in autunno in Emilia Romagna. A costituirla sono Confartigianato Ferrara e Confartigianato Assimprese Bologna Metropolitana.
Il via a quella che sarà la prima federazione interprovinciale della regione è stato dato il 29 luglio con il protocollo d’intesa firmato dai Segretari delle due Associazioni: Giuseppe Vancini per Ferrara e Amilcare Renzi per Bologna Metropolitana.
L’obiettivo dell’intesa consiste nel creare una maxi rete di imprese e di servizi integrati tra loro per potenziare il sostegno alle aziende. Insomma le due Associazioni uniscono le forze per contare di più e, come spiega Amilcare Renzi, Segretario di Confartigianato Assimprese Bologna Metropolitana, per rappresentare al meglio gli interessi delle imprese associate anche nei confronti delle istituzioni territoriali. “Alla luce del nuovo assetto istituzionale, del superamento delle provincie, della costituzione dell’area metropolitana bolognese – sottolinea Amilcare Renzi – è ovvio che anche i sistemi associativi di Confartigianato necessitano di una ristrutturazione e di una riorganizzazione. Questo perché vogliamo essere più vicini alle nostre imprese, con loro vogliamo dialogare e costruire un futuro che dia valore al loro sapere e al loro fare”.
Un accordo – sottolinea da parte sua Giuseppe Vancini, Segretario di Confartigianato Ferrara – per anticipare il futuro della rappresentanza imprenditoriale e per fornire agli imprenditori associati servizi all’avanguardia. “Abbiamo realizzato questa iniziativa perché guardiamo al futuro. Oggi – spiega Giuseppe Vancini – le aziende hanno bisogno di essere servite in maniera diversa rispetto al passato. I servizi tradizionali non sono più sufficienti. Bisogna guardare all’Europa, all’export, alla ricerca, all’innovazione e quindi inserire le nostre imprese in un mercato sempre più ampio e non più circoscritto ai livelli territoriali”.

 

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