10 Novembre 2015, h. 13:07

STUDI – Primi 8 mesi 2015 vendite al dettaglio +0,7%; in salita del 7,4% anche le importazioni di beni consumo

L’esame degli ultimi dati sul commercio al dettaglio evidenzia che nei primi otto mesi del 2015 l’indice delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) segna un aumento tendenziale dello 0,7%. Con riferimento allo stesso periodo, il valore delle vendite di prodotti alimentari e quello di prodotti non alimentari mostra variazioni positive, rispettivamente, dell’1,3% e dello 0,4%.

Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non alimentari nel periodo gennaio-agosto 2015 si registrano andamenti tendenziali positivi per i giochi, giocattoli, articoli per lo sport ed il campeggio (+1,9%), elettrodomestici, radio, televisori e registratori (+1,4%), prodotti di profumeria e per la cura della persona (+1,2%) calzature, articoli in pelle e da viaggio (+0,9%), mobili ed articoli tessili e di arredamento per la casa     (+0,4), abbigliamento e pellicce (+0,3%), foto-ottica, pellicole, compact-disc, cassette audio-video e strumenti musicali e utensileria per la casa e ferramenta (0,2%). All’opposto si registrano flessioni per dotazioni per l’informatica, la telefonia e le telecomunicazioni (-0,1%), generi casalinghi durevoli e non durevoli (-0,3%) e prodotti di cartoleria, libri, giornali e riviste (-0,9%).

La fase di ripresa in corso appare caratterizzata da incrementi della domanda interna che si traslano in modo accentuato sulla domanda di beni esteri, spiazzando le produzioni realizzate in Italia: nei primi otto mesi del 2015 le importazioni non energetiche crescono del 9,3% e gli acquisti dall’estero di beni consumo salgono del 7,4%, un ritmo quadruplo del fatturato delle imprese produttrici di beni di consumo che nel periodo sale dell’1,7%.

Nel dettaglio di prodotto – sono disponibili i dati dei primi sette mesi dell’anno – si osserva un elevato ritmo di crescita dell’import in settori dove crescono le vendite al dettaglio: giochi, giocattoli, articoli per lo sport (+15,0%), calzature (+11,0%), abbigliamento e pellicce (+9,0%), mobili (+8,9%), profumeria e cosmetici (+5,5%); più contenuto l’incremento dell’import agroalimentare (+3,1%).

La maggiore domanda che si trasla su beni prodotti all’estero penalizza il contributo delle esportazioni nette alla crescita del Pil: al II trimestre 2015 la crescita tendenziale del volume delle importazioni arriva al 5,5% e a fronte dell’export in salita del 4,0%, con un contributo negativo alla crescita delle esportazioni nette per -0,2% dopo il -0,3% del I trimestre 2015.

 

Dinamica importazioni nei primi 8 mesi del 2015 per raggruppamento

(Gennaio-agosto 2015 – var. % rispetto stesso periodo 2014 – dati grezzi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Dinamica vendite al dettaglio e importazioni nei primi 8 mesi del 2015 per alcuni beni di consumo

(Gennaio-agosto 2015 – var. % rispetto stesso periodo 2014 –dati grezzi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Contributi alla crescita congiunturale del Pil delle esportazioni nette 2010-2015

(II trim. 2010-II tri. 2015 – contributo alla var. % congiunturale – valori concatenati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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