ASCENSORISTI – Tornano le commissioni d’esame per gli ascensoristi, 700 apprendisti pronti all’abilitazione professionale
 Anni di battaglie e di proteste, ma anche di proposte alla politica italiana per risolvere uno dei più assurdi problemi nati con la maldestra soppressione delle province. Dal 2012, infatti, gli ascensoristi italiani non possono sostenere l’esame per l’abilitazione professionale. Da quando, cioè, sono state cancellate le commissioni d’esame ma è stato tenuto tenuto in vita l’obbligo del patentino. Un gran bel guaio, che ha bloccato l’inserimento di centinaia di giovani nel mondo del lavoro. Ad oggi, sono circa 700 i giovani apprendisti che stanno aspettando di iniziare a lavorare dopo anni di formazione e apprendistato. La speranza è che l’emendamento alla legge europea, approvato il 5 luglio alla Camera passi senza ulteriori intoppi, riattivando le commissioni d’esame presso le prefetture cittadine. Una prova teorico pratica da sostenere davanti a un gruppo di esperti, composti da tecnici nominati dal Prefetto, dalla Asl, dall’Inail e dai ministeri del Lavoro, delle Infrastrutture e dello Sviluppo economico.
Anni di battaglie e di proteste, ma anche di proposte alla politica italiana per risolvere uno dei più assurdi problemi nati con la maldestra soppressione delle province. Dal 2012, infatti, gli ascensoristi italiani non possono sostenere l’esame per l’abilitazione professionale. Da quando, cioè, sono state cancellate le commissioni d’esame ma è stato tenuto tenuto in vita l’obbligo del patentino. Un gran bel guaio, che ha bloccato l’inserimento di centinaia di giovani nel mondo del lavoro. Ad oggi, sono circa 700 i giovani apprendisti che stanno aspettando di iniziare a lavorare dopo anni di formazione e apprendistato. La speranza è che l’emendamento alla legge europea, approvato il 5 luglio alla Camera passi senza ulteriori intoppi, riattivando le commissioni d’esame presso le prefetture cittadine. Una prova teorico pratica da sostenere davanti a un gruppo di esperti, composti da tecnici nominati dal Prefetto, dalla Asl, dall’Inail e dai ministeri del Lavoro, delle Infrastrutture e dello Sviluppo economico.
 “E’ incredibile che in un Paese con un così alto di disoccupazione giovanile – ha detto il Presidente di Confartigianato Ascensoristi, Bruno Venditti – un pasticcio burocratico possa bloccare per anni l’assunzione di tanti giovani apprendisti pronti a lavorare”. Quello degli ascensoristi è un settore che non sviluppa numeri enormi, parliamo di 1600 imprese e 25mila addetti, ma che vede l’Italia protagonista nel mondo. Con più di un milione e mezzo di ascensori, l’Italia è prima in Europa e seconda al mondo per numero di apparecchi installati. Numeri, alla mano, ecco che questa situazione appare ancora più incredibile.
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