9 Ottobre 2017, h. 12:21

LECCO – Confartigianato Lecco e Confartigianato Ancona si incontrano sulla carta

Si è concluso il progetto “CARTA MANENT”, promosso da Confartigianato Lecco “in rete” con Confartigianato Ancona, con l’obiettivo di far incontrare artigianato, scuola e territori sul tema della carta.  Dal 25 settembre, per una settimana, 125 ragazzi del liceo artistico “Medardo Rosso” di Lecco hanno partecipato ad una serie di laboratori di fabbricazione a mano della carta e di legatoria nella cornice del Santuario del Lavello di Calolziocorte, sotto la guida del maestro cartaio Sandro Tiberi – dirigente di Confartigianato Ancona – e del rilegatore calolziese Valentino Riva. Sandro Tiberi, esperto nell’arte della fabbricazione della carta fatta a mano, vive a Fabriano dove crea prodotti di altissimo livello puntando su innovazione e design. Per la qualità del suo lavoro ha ottenuto dalla Regione Marche il Marchio “Eccellenza Artigiana” e il titolo di Maestro Artigiano; il suo laboratorio è riconosciuto Bottega Scuola. Sui fogli prodotti a mano, gli studenti hanno poi creato le loro opere artistiche, ispirandosi a paesaggi e architetture lungo l’Adda. Infine, sotto la guida del rilegatore Valentino Riva, i lavori sono stati montati con tecniche di rilegatura artigianali su supporti di cartoncino riciclato fornito dalla Cartiera dell’Adda. L’ingegner Giuseppe Cima, titolare dell’industria di Calolziocorte, per l’occasione ha aperto le porte ai ragazzi, regalando una speciale opportunità per visitare gli impianti. L’evento si è concluso con l’esposizione delle opere nell’ambito della mostra “Adda/specchio: paesaggi e suggestioni”. Grande interesse anche per il convegno di chiusura, moderato dalla coordinatice del progetto Cristina Pelomori, con la partecipazione dei ragazzi e gli insegnanti del Liceo Medardo Rosso, guidati dal preside Carlo Cazzaniga e dal professor Mario Carzaniga, con i quali Confartigianato Lecco collabora da tempo riscontrando un costante impegno nel cogliere le opportunità di scambio reciproco, in particolare con il  settore dell’artigianato grafico. “Quest’esperienza – ha sottolineato Vittorio Tonini, segretario generale di Confartigianato Lecco – dimostra come su progetti condivisi sia possibile costruire una rete tra associazioni territoriali, da proporre come modello per tutto il sistema Confartigianato”.  “I saperi – ha ammonito il maestro Sandro Tiberi – sono beni culturali che hanno lo stesso valore dei monumenti storici: meritano la stessa attenzione e devono essere tutelati, altrimenti scompariranno”. “E’ compito di noi artigiani valorizzare il “saper fare”  – ha confermato Valentino Riva – puntando su quella passione per la manualità che ancora dimostrano molti ragazzi. Una grande risorsa è rappresentata dalle persone diversamente abili che, nel mio laboratorio, vedo appassionarsi al mestiere, assumendosi il compito di tramandare questo meraviglioso lavoro”. “Sebbene la nostra realtà industriale si basi su una produzione standardizzata – ha proseguito l’ingegnere  Giuseppe Cima, titolare della Cartiera dell’Adda – anche per noi la qualità è la chiave del successo, da più di 250 anni. La tradizione della carta nel Lecchese è antica: sarebbe perciò auspicabile la nascita sul nostro territorio di un polo di conoscenza e di eccellenza artigiana dedicato alla carta”.

“La passione per la carta – ha detto il vicepresidente di Confartigianato Lecco Davide Riva, titolare dello Scatolificio Lariano – è la molla che ci spinge a inventare sempre qualcosa di nuovo. E’ nata così l’idea di una linea di mobili in cartone: il materiale è lo stesso usato per le scatole, modellato con forme il cui solo limite è la fantasia”.
“Confartigianato Lecco e Confartigianato Ancona – ha concluso Daniele Riva, presidente – si sono incontrate avendo come obiettivo comune la valorizzazione dell’artigianato d’arte, un patrimonio culturale unico, in quanto riassume in sé l’impronta di un territorio, la sua storia, i suoi valori. L’artigianato artistico rappresenta una risorsa economica fondamentale: costituisce infatti un tessuto produttivo diffuso che è il frutto di una tradizione secolare ed è depositario di inestimabili conoscenze materiali e immateriali”.

 

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