6 Novembre 2017, h. 16:44

STUDI – Calo avanzo commercio estero determinato da peggiore bolletta energetica (-4,6 mld euro) che sale a 1,9% del PIL, con +19,7% import energia

Le imprese determinano il 35,6% dei consumi di energia, davanti al 34,0% dei Trasporti e il 27,9% del Residenziale. Per gli approvvigionamenti di energia il nostro Paese mostra una elevata dipendenza dall’estero – saldo import-export in percentuale del consumo interno lordo – che per l’Italia è del 77,1%, di oltre venti punti superiore al 54,0% della media UE e più elevata del 61,9% della Germania, del 46,0% della Francia e del 37,4% del Regno Unito. In chiave economica la dipendenza energetica si traduce nel saldo del commercio estero della voce Energia. Secondo gli ultimi dati del commercio estero – esaminati oggi dall’Ufficio Studi nella rubrica settimanale su QE-Quotidiano energia – negli ultimi dodici mesi le vendite del made in Italy crescono del 6,1% mentre le importazioni salgono del 7,8%, con la conseguente riduzione dell’avanzo commerciale. La crescita dell’export è diffusa tra i raggruppamenti settoriali, con aumento del 5,8% per i Prodotti intermedi e i Beni di consumo e del 5,0% per i Beni strumentali, mentre è più accentuata la crescita (+26,6%) per l’Energia.

Sempre ad agosto 2017 il saldo del commercio estero dell’Energia – dato annualizzato – è di 31.902 milioni di euro, in crescita del 17,0% rispetto ai dodici mesi precedenti: il minore avanzo complessivo del commercio estero (-3.175 milioni) è tutto determinato dalla maggiore bolletta energetica mentre migliora il saldo no energy (+1.460 milioni). Il disavanzo del commercio estero di Energia vale l’1,9% del PIL, in peggioramento rispetto al minimo relativo dell’1,6% del 2016 e in linea con il valore registrato nel 2003.

Il peggioramento della bolletta energetica è determinato dall’aumento delle importazioni di Energia che negli ultimi dodici mesi segnano un +19,7% a fronte di un +6,4% dell’import non energetico. La dinamica degli acquisti dall’estero di Energia è il risultato di un aumento dell’11,9% dei valori medi unitari e di una crescita del 7,0% dei volumi.

L’andamento della bolletta energetica sottende un trend di incremento dei prezzi delle importazioni energetiche che – valutati in euro – sono in salita da inizio 2016, registrano un massimo relativo a febbraio 2017 e nei mesi successivi imboccano un sentiero di discesa. Ad agosto 2017 la variazione tendenziale dei prezzi all’importazione è del 4,0% influenzata da un aumento del 9,5% dell’indice dei prezzi in dollari e da un aumento del 5,3% del cambio dollaro/euro.

Le tendenze dei prezzi dell’import energetico si registrano in un contesto in cui i tassi di interesse potrebbero tornare a risalire dopo che nella riunione dello scorso 26 ottobre il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso di abbassare gli acquisti condotti nel quadro del programma di acquisto di attività dall’attuale ritmo mensile di 60 miliardi di euro ai 30 miliardi di euro previsti tra gennaio a settembre 2018. Se oltre ai tassi di interesse anche i prezzi delle commodities energetiche confermassero le aspettative di un prossimo rialzo, le variabili esogene chiave tornerebbero restrittive e potrebbero rallentare la già debole ripresa in corso. A tal proposito va ricordato che negli ultimi quattro trimestri l’Italia – insieme alla Francia – registra una crescita del PIL dell’1,2%, inferiore al 2,0% della media dell’Eurozona e a quella delle altre maggiori economi europee: il PIL nel Regno Unito cresce dell’1,7%, in Germania dell’1,9% e in Spagna del 3,1%.

 

 

 

 

Variazione ultimi 12 mesi del saldo commercio estero per raggruppamento di prodotto

Var. assoluta ultimi 12 mesi: settembre 2016-agosto 2017 rispetto 12 mesi precedenti – milioni di euro – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

  

 

 

Saldo commercio estero Energia

1991-2017 (ultimi 12 mesi: settembre 2016-agosto 2017) – % del PIL – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e MEF

 

 

Prezzi Import Energia 2014-2017: livello e dinamica

Gennaio 2011-agosto 2017– Indice 2010=100 (scala sx); var. % tendenziale (scala dx) – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Dinamica PIL ultimi quattro trimestri nei paesi dell’Ue a 28

Var. % III trimestre 2016-II trimestre 2017 su III trimestre 2015-II trimestre 2016. Dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

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