22 Gennaio 2018, h. 12:34

AUTORIPARAZIONE – Revisioni auto: prime risposte concrete dalla Motorizzazione Civile

Prime risposte concrete da parte della Motorizzazione Civile alle sollecitazioni dei Revisori Auto di Anara Confartigianato. Durante l’incontro svoltosi il 18 gennaio con una delegazione dell’Associazione, l’Ing. Sergio Dondolini, Direttore Generale della Motorizzazione, ha espresso disponibilità ad individuare soluzioni condivise sui temi che stanno a cuore alla categoria.
In particolare, per quanto riguarda il potenziamento dei controlli e la vigilanza, Anara ha ribadito che sono indispensabili un riordino del sistema revisioni, regole rigorose e controlli effettivi per mettere fine all’attuale situazione di caos e di emergenza e consentire ai centri revisione svolgere in modo qualificato la funzione affidata loro dallo Stato, a tutela della sicurezza stradale. A questo proposito, l’Ing. Dondolini ha evidenziato che l’Amministrazione, nell’ambito del Protocollo di comunicazione MCTCNet2, sta perfezionando la piattaforma informatica prevista, per acquisire tutti i dati significativi su anomalie e irregolarità del sistema revisioni, sia sul piano delle apparecchiature che delle prestazioni, e poter attivare interventi mirati e puntali. In merito, ANARA ha rilevato la necessità che i controlli della Motorizzazione si concentrino in particolare sull’effettuazione delle operazioni che riguardano il sottoscocca, non sempre eseguite e fondamentali per la sicurezza stradale.
Sull’aspetto degli impianti e apparecchiature di controllo, Anara ha evidenziato che le disposizioni previste dal Decreto 19 maggio 2017 sono assai peggiorative rispetto al testo della Direttiva europea poichè vengono accorciati i termini, da 24 a 12 mesi, entro i quali vanno effettuate le operazioni di verifica della conformità metrologica delle apparecchiature stesse. Ciò provoca aggravi di costi per le imprese ed è ingiustificato sia rispetto all’alta affidabilità tecnologica delle strumentazioni sia poiché si disallinea a quanto previsto dagli altri Paesi europei. L’Ing. Dondolini ha spiegato che il termine restrittivo di 12 mesi è motivato da ragioni di sicurezza per garantire la costante, perfetta efficienza/funzionalità delle stesse apparecchiature. Tuttavia, per evitare incrementi di costi per le imprese, il Ministero definirà un percorso di esternalizzazione, attraverso ACCREDIA, affinché il controllo delle stesse attrezzature non sia più appannaggio dei costruttori, ma venga affidato a figure abilitate. Sul problema, comunque, Anara insisterà per ottenere un allungamento del termine.
Anara ha poi sottolineato che la dimostrazione della capacità finanziaria costituisce una forte criticità che penalizza i centri revisione, in quanto agli stessi centri vengono spesso e impropriamente richiesti oneri ed impegni economici per ottenere tale dichiarazione, vincolante sia per l’avviamento che per il mantenimento dell’attività. I rappresentanti della Motorizzazione hanno riconosciuto le ragioni della categoria e hanno espresso piena disponibilità ad emanare, intanto, un’apposita circolare esplicativa per dare indirizzi univoci e chiarire in maniera inequivocabile che si tratta di dimostrazione della capacità finanziaria, come requisito morale di affidabilità finanziaria dell’azienda, e non di richiesta di fidejussione, ben diversa e penalizzante. Per l’eliminazione del requisito l’iter sarebbe più complicato poiché richiederebbe una modifica legislativa.
In merito poi all’aumento della tariffa con l’adeguamento commisurato a costi/investimenti aggiornato in automatico all’indice ISTAT, la richiesta di Anara è condivisa dalla Motorizzazione. Il Direttore Generale ha assicurato che si perseguirà la strada della modifica legislativa non appena definito il nuovo quadro-politico istituzionale.
Sul tema ispettore e formazione è stato già fissato per il 25 gennaio 2018 il primo incontro per avviare il confronto sulla disciplina della materia e affrontare nel merito le richieste della categoria.
Per quanto riguarda il Decreto di recepimento della Direttiva europea 2014/45/UE, a tutela del settore, Anara ha riaffermato, quale punto fermo, il riferimento alla Legge n. 122/92, requisito fondamentale per l’esercizio dell’attività dei centri revisione, come stabilito dal comma 8 dell’art. 80 del Codice della Strada.
Infine, su richiesta di Anara, il Ministero emanerà a breve la circolare sulla questione, già risolta, dello sforzo pedale alla quale non era ancora stato dato seguito sul piano attuativo.

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