29 Aprile 2018, h. 19:27

SICILIA – Comuni poco trasparenti sui debiti verso le piccole imprese: la denuncia di Confartigianato

Quella dei debiti degli enti pubblici verso le imprese è un’odissea senza fine. Basta andare in Sicilia per rendersi conto di quanto il problema dei mancati pagamenti danneggi l’attività degli imprenditori.La fotografia nitida e spietata di ciò che avviene nell’Isola è stata presentata il 10 aprile da Confartigianato Sicilia, insieme con Sicindustria , Ance e Cna nel corso di un convegno dal titolo ‘Trasparenza, questa sconosciuta’. Le 4 Associazioni hanno denunciato che soltanto un quarto dei 390 Comuni siciliani rende noti i pagamenti alle imprese.

“Una opacità – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Sicilia Giuseppe Pezzati – che spesso nasconde l’inadempienza degli Enti locali nei confronti delle imprese fornitrici di beni e servizi. Imprese che devono addirittura aspettare anni prima di essere pagate e che vantano crediti insoluti di centinaia di migliaia di euro”.

E sono stati proprio gli imprenditori di Confartigianato a denunciare questo grave malcostume nel corso del convegno. La loro testimonianza ha mostrato il dramma di chi, nell’attesa di veder pagato il proprio lavoro, è costretto a indebitarsi con le banche e rischia addirittura di dover chiudere l’azienda. Tutto questo in barba alle leggi che impongono agli Enti pubblici tempi certi e trasparenza nel pagamento delle fatture.

La situazione in Sicilia è a macchia di leopardo. Dal rapporto presentato il 10 aprile emergono infatti anche comportamenti virtuosi come quelli dei Comuni di Bagheria, Ribera, Calascibetta, Vittoria, Noto, Pantelleria ed Erice. Maglia nera, invece, per le citta metropolitane di Palermo e Messina. 

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