3 Giugno 2019, h. 12:29

AUTOGIRO D’ITALIA – Confartigianato protagonista con gli ‘artigiani dei motori’

1.500 chilometri in 6 tappe per celebrare lo stile, la velocità, la passione che caratterizzano le auto d’epoca. Questo è l’Autogiro d’Italia, la manifestazione non competitiva di regolarità su strada riservata ai veicoli storici che si è conclusa il primo giugno, con l’arrivo a Tivoli, alle porte di Roma da dove la competizione era partita.

Una gara iniziata il 27 maggio e che ha visto Confartigianato protagonista ad accompagnare gli equipaggi partecipanti nelle 6 tappe che dalla Capitale hanno attraversato il Lazio, l’Abruzzo e l’Umbria e che hanno fatto rivivere la tradizione e lo spirito pionieristico delle sfide di inizio ‘900.

Mauro Franceschini, Presidente di Confartigianato Imprese Terni, sottolinea: La scelta di Terni, tra le tappe della prima edizione dell’Autogiro d’Italia, è un piacere e offre visibilità a Confartigianato in una città dove la tradizione e la passione per i motori sono molto radicate da parecchi anni. L’Autogiro è una grande opportunità per Confartigianato, per il nostro territorio e per i nostri artigiani con la loro straordinaria capacità di saper fare. Nella manutenzione, restauro e messa a punto di questi gioielli della tradizione motoristica italiana e internazionale, c’è mercato. E quindi celebriamo un connubio importante tra l’artigianalità delle nostre imprese e il mondo dei motori”.

La firma della Confederazione su Autogiro d’Italia ha sottolineato il profondo legame tra le competizioni automobilistiche e le imprese dell’autoriparazione.

Un rapporto che, nell’Autogiro d’Italia, ha una marcia in più: l’interesse comune a valorizzare un patrimonio storico, economico e culturale come quello delle auto d’epoca, veri e propri gioielli di stile e velocità che sono tali anche grazie alla maestria dei carrozzieri e degli autoriparatori. Se infatti i veicoli storici possono sfrecciare sulle strade lo devono al ‘saper fare’ degli artigiani dei motori.

I nostri autoriparatori – sostiene Alessandro Angelone, Presidente di Confartigianato Autoriparazione – sono gli unici capaci di dare nuova vita a queste auto d’epoca. Quale momento migliore dell’Autogiro per rappresentare una categoria che coniuga tradizione e innovazione? I nostri imprenditori si adeguano alle nuove tecnologie, alle nuove regole per rispettare l’ambiente e garantire la sicurezza stradale, ma al tempo stesso è importante riparare anche queste auto e nessuno può farlo meglio di noi. Mi auguro che anche i giovani sentano l’esigenza di avvicinarsi a questo settore che, pur di nicchia, ha un buon fatturato e un buon giro ‘affari”.

Clicca QUI per leggere l’intervista del Presidente Alessandro Angelone sul mensile ‘Auto d’Epoca’

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