18 Ottobre 2019, h. 13:00 Eventi

CONVENTION MEZZOGIORNO – Sostenibilità, la strada per il rilancio del Sud e di tutta Italia

Sostenibilità è la parola-chiave, la strada maestra per una nuova stagione di sviluppo nel Sud. Ne è convinta Confartigianato che su questo tema ha concentrato i lavori della Convention del Mezzogiorno svoltasi a Matera il 17 e 18 ottobre e che ha visto la partecipazione di 250 rappresentanti del Sistema Confartigianato provenienti da tutta Italia. Una scelta non casuale quella della città lucana, capitale europea della cultura 2019. Proprio a Matera infatti si è realizzata quella trasformazione dello sviluppo rispettosa dell’ambiente, della storia, del tessuto produttivo di piccole imprese, senza stravolgere la cultura originaria dei luoghi. Antonio Miele, Presidente di Confartigianato Basilicata, e Rosa Gentile, Presidente di Confartigianato Matera, hanno sottolineato l’importanza di quello che è avvenuto a Matera e che può essere considerato un modello di sostenibilità. Sostenibilità alla quale Confartigianato punta per il rilancio delle Regioni meridionali ma anche di tutto il Paese. Ne è convinto il Vice Presidente di Confartigianato con delega al Mezzogiorno, Filippo Ribisi, il quale ha ricordato il percorso che dallo scorso anno la Confederazione ha svolto nelle regioni meridionali proprio all’insegna della sostenibilità e che a Matera tocca una tappa importante per dire che le piccole imprese sono già sostenibili, ma le loro potenzialità sono ancora frenate da ritardi e inefficienze del contesto in cui operano come messo in evidenza nelle rilevazioni di Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato. L’invito del Presidente Ribisi è a non piangersi addosso, e a non cedere alla rassegnazione. “Il cambiamento del Sud inizia da noi. Sforziamoci tutti – ha detto – di vedere i punti di forza e le opportunità del Sud, superando vecchi stereotipi che lo vogliono terreno di gioco irrecuperabile. Il sistema produttivo deve poter contare su condizioni che consentano all’imprenditore di concentrarsi sulla propria attività e non lo costringano, al contrario, a convivere con la necessità di risolvere problemi che non gli appartengono”. L’appello a rimuovere i vincoli allo sviluppo del Sud è stato raccolto dal Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Giancarlo Cancelleri, il quale ha condiviso la necessità di passare dalle parole e dagli annunci ai fatti e di accompagnare, con concretezza, l’attività degli artigiani e delle piccole imprese, “a cominciare proprio dalle infrastrutture che oggi sono ancora un ostacolo per l’attività delle piccole imprese”. Condivisione e sostegno alle proposte di Confartigianato sono arrivati anche dai rappresentanti delle istituzioni locali, Regione Basilicata e Comune di Matera, con il Sindaco Raffaello Giulio De Ruggieri che ha sottolineato l’impegno a rendere la città lucana un esempio di come si può fare sviluppo valorizzando cultura, storia, attività produttive.

 

 

La Convention del Mezzogiorno ha consentito di approfondire le prospettive delle regioni meridionali grazie ai contributi di economisti, esperti, ricercatori, da Stefano Prezioso, Direttore Ricerca Economica di Svimez, a Domenico Nicolò dell’Università degli Studi Mediterranea Reggio Calabria, Filippo Tantillo, ricercatore sociale e videomaker, Riccardo Maria Monti, ceo di Gruppo Triboo, Andrea Granelli, Presidente di Kanso, da Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos, a Massimiliano Valerii Direttore Generale del Censis, fino a Gianni Oliva, storico e scrittore, Pino Aprile giornalista e scrittore. Dai loro interventi sono arrivate indicazioni preziose su quanto e come il Mezzogiorno abbia necessità di nuove politiche di rilancio che facciano leva sulle energie imprenditoriali, sul protagonismo delle associazioni che rappresentano gli imprenditori attraverso servizi efficienti in grado di supplire alle carenze dei servizi pubblici. Se non si cambia rotta e le politiche pubbliche non valorizzeranno ciò che nel Sud funziona il rischio è di vedere un rapido spopolamento e depauperamento delle regioni meridionali. E allora bisogna fare presto. E Confartigianato è in prima fila per chiedere un cambio di passo. Come ha detto il Presidente Giorgio Merletti, la Confederazione si assume le proprie responsabilità al fianco di artigiani e piccole imprese. Ma da chi guida il Paese devono arrivare segnali altrettanto concreti di attenzione alla piccola impresa diffusa nel territorio. A questo proposito, Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato, ha criticato l’impostazione della manovra economica del Governo. “Nella Legge di bilancio – ha detto Fumagalli – vediamo poche delle condizioni necessarie per creare un contesto favorevole alla competitività dell’impresa diffusa di territorio. Ci piace ancor meno la riproposizione di una caccia alle streghe nei confronti del piccoli imprenditori sul fronte fiscale. Mentre sembra non esserci quasi nulla in tema di tassazione dei giganti del web nè per contrastare i paradisi fiscali nell’Unione europea. Per noi la sostenibilità deve poter avere un coerente livello di tassazione, una coerente organizzazione di servizi pubblici, una coerente e adeguata contribuzione di ogni cittadino e impresa al bene comune”.

 

 

 

 

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