24 Novembre 2019, h. 16:37

BELLUNO – A confronto con il Sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali Giuseppe L’Abbate

Nei giorni scorsi Confartigianato Belluno ha incontrato il sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe L’Abbate, per la costituzione di una filiera italiana del legno. L’appuntamento ha fatto seguito alla visita del ministro bellunese, Federico D’Incà, in occasione della ricorrenza della tempesta Vaia, presso la sede dell’Associazione, dove ha incontrato i componenti dell’Assemblea dell’Associazione e il Comitato direttivo di Confartigianato del Veneto, guidato dal presidente Agostino Bonomo e dal direttore Francesco Giacomin.
A Roma, al Sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari, forestali la presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella e il direttore Michele Basso hanno portato l’istanza di un’azione a sostegno dello sviluppo della filiera nazionale del legno.
Nel documento consegnato nelle mani del Sottosegretario sta scritto infatti che “questo è il momento di intraprendere un nuovo percorso per il comparto” e che “il valore della filiera del legno si inserisce nella centralità della montagna e quindi di politiche adeguate”, mentre si sottolinea “la funzione che la filiera del legno può svolgere di presidio anti spopolamento e di attrazione della montagna”.
Confartigianato Belluno ha indicato quindi una “prima agenda per la filiera del legno” articolata in tre punti:
1. Incentivare strumenti di aggregazione d’impresa (associazionismo forestale, reti di impresa, ecc)
2. Fiscalità di vantaggio, quali detrazioni di imposta per le imprese delle prime lavorazioni del legno
3. Qualificazione delle prime lavorazioni, mediante la professionalità degli operatori, la sicurezza sul lavoro, le borse del legname
“Riteniamo sia molto positivo che il ministro D’Incà e il sottosegretario L’Abbate abbiano colto l’importanza di lavorare per favorire la costituzione di una filiera del legno italiana – commentano la presidente Scarzanella e il direttore Basso l’incontro avuto – In questo modo le nostre foreste potrebbero diventare una risorsa e una strategia per la creazione di nuovi posti di lavoro, per la valorizzazione di prodotti in legno made in Italy e non da ultimo per la tenuta economica, ambientale e sociale di tanti paesi di montagna da nord a sud”.
“Un incontro molto positivo – ha dichiarato il ministro D’Incà – in cui sono state illustrate le fragilità della filiera e le difficoltà delle imprese locali. La filiera del legno contribuisce agli scambi commerciali del nostro Paese e, il Veneto, nel 2018, ha esportato oltre 3 miliardi di euro di legno. Numeri importanti che evidenziano l’enorme difficoltà da parte delle aziende di fornire l’intera filiera italiana. È necessario, quindi, un sistema organizzativo efficace che dia un’opportunità lavorativa per il territorio, capace anche di combattere il problema dello spopolamento delle aree interne”.
“La volontà – ha concluso il ministro D’Incà – è quella di sottoporre la questione alla Commissione Agricoltura per avviare una serie di audizioni volte a incentivare una migliore organizzazione della filiera non solo del territorio bellunese, ma anche di quello nazionale”.

rss