18 Febbraio 2020, h. 14:59

STUDI – Sul trend della produttività pesa ritardo dei servizi digitali della PA. L’analisi dell’Ufficio Studi su Agendadigitale.eu

La complessità dell’ambiente di riferimento delle imprese italiane condiziona negativamente la dinamica della produttività e i processi di crescita economica. Una persistente burocrazia, che si intreccia con le carenze nella diffusione della digitalizzazione dei processi di gestione e offerta dei servizi pubblici rivolti a cittadini e imprese, comprime la capacità di produzione di valore aggiunto delle imprese: negli ultimi dieci anni il valore aggiunto per ora lavorata in Italia sale dell’1,3% a fronte del +9,1% registrato nell’Eurozona. Il contesto per l’esercizio dell’attività imprenditoriale è più difficile in Italia che nei Paesi competitor: l’Italia si colloca al 58° posto nel mondo per condizioni favorevoli a ‘fare impresa’. Sulla complessità degli adempimenti burocratici per i cittadini e l’impresa pesa l’enorme mole di leggi in vigore nel nostro Paese.

Un articolo con l’analisi di alcune evidenze su digitalizzazione e rapporto tra imprese, cittadini e Pubblica amministrazione (Pa), a firma di Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato, è stato pubblicato ieri su Agendadigitale.eu.

L’articolo propone una analisi di benchmark tra Italia e Germania in relazione all’offerta di alcuni importanti servizi pubblici.  Nel nostro Paese i processi di digitalizzazione sono resi complessi da una Pa labour intensive – con un alto rapporto tra lavoro e capitale – e caratterizzata da una elevata età dei dipendenti pubblici. Bassi investimenti e invecchiamento dei dipendenti pubblici riducono la capacità delle Amministrazioni pubbliche di consolidare relazioni digitali con gli utenti dei servizi: in Italia, la quota di occupati che interagiscono via internet con le pubbliche autorità spedendo moduli compilati – attività che riduce i tempi delle procedure e le code agli sportelli è dimezzata rispetto alle media Ue.

La non brillante performance dell’Italia nella qualità dei servizi pubblici non appare giustificata da una minore spesa pubblica che, nel 2019, è in linea con la media dell’Eurozona e superiore alla media dell’Unione Europea e a quella della Germania.

Infine l’articolo esamina alcuni paradossi che si concretizzano nel pieno della rivoluzione digitale. Cresce la quota di famiglie che presentano moduli fiscali compilati affidati a un commercialista o ad altro soggetto a pagamento. Anche per certificati e pratiche anagrafiche non si registrano significativi benefici nei tempi di accesso agli sportelli comunali: la quota di utenti che registrano lunghe code agli sportelli dell’anagrafe continua a salire.

Vai all’articolo completo su Agendadigitale.eu.

 

 

 

rss