22 Luglio 2020, h. 15:52

EVENTI – Cesare Fumagalli al Seminario estivo di Symbola: ‘Un nuovo futuro puntando sulle tre sostenibilità delle MPMI’

“Dobbiamo immaginare e costruire un nuovo futuro. Noi crediamo che per uscire dalla crisi dobbiamo fare leva sul modello del sistema produttivo italiano fatto di piccole imprese diffuse di territorio che vivono di tre sostenibilità: economica, sociale, ambientale”. Lo ha sottolineato il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, intervenuto oggi in videoconferenza alla tavola rotonda da titolo ‘Solitudini’ organizzata nell’ambito del Seminario estivo di Symbola. Un confronto a più voci su come uscire dalla crisi provocata dalla pandemia, anzi, su come usare la crisi per cambiare in meglio, occasione da cogliere non ciascuno per sé, rinchiuso nella propria solitudine, ma uniti, solidali, insieme (intelligenze, comunità, imprese, terzo settore, università, istituzioni).

Fumagalli ha ribadito il valore delle tre sostenibilità incorporate dalle piccole imprese. “Sul fronte economico – ha detto – la piccola impresa, l’artigiano, hanno tutte le carte in regola per rispondere a quei consumatori che andranno in cerca di unicità e distintività. Forte di questo spazio sul mercato, diventano anche un baluardo della sostenibilità sociale. Infatti, le nostre sono realtà produttive sono ben radicate nei loro territori di appartenenza dove intrattengono rapporti e relazioni di scambio cruciali per il benessere delle comunità locali. L’azienda artigiana è lontana per sua natura dalla delocalizzazione, l’artigiano non vuole e non pensa di andar via dal suo paese. Porta i suoi prodotti nel mondo con successo proprio perché è ben radicato nel suo territorio e ne esprime l’eccellenza. Lo stretto legame col territorio è l’aspetto che alimenta, di conseguenza, la sostenibilità ambientale del modello della micro-impresa, quel suo essere ‘casa e bottega’ che incentiva un rapporto virtuoso con l’ambiente circostante improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si è collocati. L’artigiano e le sue maestranze vivono dove lavorano e viceversa: non possono essere indifferenti alla salvaguardia dei luoghi in cui operano”.
“Tutto questo – ha detto ancora il Segretario Generale di Confartigianato – ha bisogno del contesto dell’Unione europea. Confartigianato lo sostiene da tempo e ora l’occasione è arrivata anche con le risorse che la Ue sta mettendo in campo. Il modello italiano di artigianato e piccola impresa è di successo e riesce ad essere vitale se è dentro un’Europa forte e coesa”.

Il Seminario estivo di Symbola, al quale Confartigianato partecipa da 12 anni, è un appuntamento di riferimento per la riflessione sui temi della sostenibilità, dello sviluppo, della competitività e di un’Italia che fa l’Italia. Quest’anno interverranno oltre centocinquanta relatori che si confrontano su politica, società ed economia. La crisi del covid-19 ha data più forza e urgenza al messaggio del Manifesto di Assisi – promosso da Symbola e dai francescani del Sacro Convento insieme a tante altre voci autorevoli e semplici cittadini– per un’economia a misura d’uomo contro la crisi. Una prospettiva praticabile se sapremo cogliere i cambiamenti in corso, a partire dalla crescente forza della green economy, che vede l’Italia tra i suoi principali protagonisti anche grazie al ruolo che la cultura e l’innovazione hanno nel nostro sistema produttivo. E se penseremo la ripresa, alimentata dagli ingenti investimenti europei, come un’opportunità per rafforzare la coesione sociale e accelerare la transizione ecologica e digitale.

Il Seminario estivo di Symbola è in programma dal 23 al 25 luglio e può essere seguito in diretta sul sito www.symbola.net e sui canali social della Fondazione Symbola.

 

 

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