17 Novembre 2020, h. 19:48

CAMERE DI COMMERCIO – Al via il confronto con il Ministro Patuanelli sul completamento della riforma

Avviato il confronto nella riunione in videoconferenza convocata oggi dal Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli con i rappresentanti delle Regioni, delle Province, dei Comuni e delle Organizzazioni imprenditoriali sul completamento della riforma del sistema camerale, come richiesto da un Ordine del giorno approvato dal Senato nel corso dell’esame del Dl agosto.

All’incontro è intervenuto Mario Pozza, Delegato di Confartigianato alla Semplificazione e alle Camere di commercio.

Il Ministro Patuanelli ha espresso la disponibilità al dialogo ed all’ascolto sugli aspetti della riforma. In ogni caso, ha aggiunto, oltre al rispetto di chi ha applicato la riforma procedendo agli accorpamenti, sarà riservata attenzione alle specificità dei territori che hanno espresso criticità.

Mario Pozza, nell’esprimere apprezzamento per le parole del Ministro che ha evidenziato il ruolo centrale del sistema camerale come braccio operativo del Mise, ha evidenziato il ruolo delle Camere di commercio quali strumento di animazione, promozione e sostegno all’economia. Per questa ragione – ha detto Pozza – le Camere di commercio devono essere dotate di adeguate risorse e competenza, garantendo innanzitutto stabilità ai progetti del 20% e lasciando nella disponibilità delle Camere il 10% delle risorse che esse attualmente devono consegnare al bilancio dello Stato.

Nel ricordare il ruolo della rappresentanza imprenditoriale nel sistema camerale e di Confartigianato con i suoi 700.000 associati, Pozza ha inoltre ribadito che le Camere di Commercio e la loro governance sono espressione delle categorie economiche e gli amministratori lo fanno a titolo gratuito per spirito associativo e al servizio della collettività delle imprese, senza gravare sui bilanci delle stesse Camere.

Infine ha espresso parere complessivamente favorevole alla riforma, ribadendo però la necessità di trovare una soluzione positiva per quelle specificità territoriali che finora non hanno consentito alcuni accorpamenti. “Solo così – ha sottolineato – si potranno porre le Camere nella condizione di svolgere un servizio a vantaggio delle nostre imprese ”.

 

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