9 Giugno 2022, h. 11:30

ANCoS – ANCoS scende in campo con il Premio Calabrese per celebrare il mondo dello sport, del giornalismo e della cultura

Il centro viterbese di Soriano nel Cimino ha ospitato l’11° edizione del Premio nazionale Pietro Calabrese, la manifestazione che celebra le donne e gli uomini dello sport e del giornalismo italiano. Un evento ideato dal Comune di Soriano e dal giornalista Antonio Agnocchetti, dedicato al compianto direttore de La Gazzetta dello Sport, Il Messaggero e Panorama, Pietro Calabrese, con il patrocinio del Comune di Soriano e, da quest’anno, dell’ANCoS Aps Confartigianato Persone, che l’8 giugno ha animato l’incantevole piazza principale del centro viterbese.

“Con questo premio, Soriano vuole raccontare e premiare i protagonisti dello sport, della cultura e del giornalismo italiano. Non è un caso che il premio sia intitolato a Pietro Calabrese, una delle voci più autorevoli del nostro Paese – ha spiegato Roberto Camilli, Sindaco di Soriano nel Cimino (VT)Soprattutto, però, con il Premio Calabrese vogliamo dare visibilità al nostro territorio, mostrando le eccellenze di Soriano e quanto questo splendido borgo meriti di tornare al centro della scena culturale italiana. In passato, infatti, questa terra è stata amata da personaggi come Pier Paolo Pasolini e Fabrizio D’André”.

Per la prima volta nella storia del Premio Calabrese, ANCoS Aps è tra i promotori della manifestazione. “Il nostro ingresso ci ha permesso, d’accordo con la famiglia Calabrese, di allargare gli orizzonti del Premio. Non più soltanto sport e giornalismo – ha spiegato il Segretario di ANCoS Aps Confartigianato Persone, Fabio Menicaccima anche cultura. Pietro Calabrese non è stato soltanto uno dei migliori giornalisti italiani della sua generazione, infatti, ma anche un professionista esemplare, un fine intellettuale e un vero uomo di cultura, a cui ha dedicato tutta la sua vita”.

Anno dopo anno, il Premio Calabrese ha raccontato i principali protagonisti dello sport e del giornalismo sportivo, con tanti atleti, tecnici e volti noti della radio e della televisione. Da Giampaolo Pozzo e Luigi Di Biagio a Giuseppe Marotta e Ilaria D’Amico, passando per Clarence Seedorf, Sinisa Mihajlovic, Ugo Trani e Claudio Lotito. Questi sono soltanto alcuni dei personaggi premiati dal 2012 ad oggi. Quest’anno, invece, la Giuria del Premio Calabrese ha scelto l’allenatore dell’Italia Campione del Mondo 2006 Marcello Lippi, il giornalista, saggista e opinionista Paolo Mieli e tanti altri personaggi dello sport e del giornalismo, tecnici, atleti, dirigenti e giornalisti dello sport italiano, a cominciare da Gian Paolo Montali e Tommaso Rocchi.

“Ho sempre vinto tutto perché ho sempre avuto paura di perdere. La paura di chi sa, esattamente, che per ottenere un risultato si deve passare attraverso un lungo percorso e questa, per me, è la chiave che ti fa arrivare pronto e preparato, che ti fa studiare di più, ti fa migliorare e non ti fa dormire la notte – ha sottolineato Gian Paolo Montali, allenatore, dirigente sportivo e oggi direttore generale della Ryder Cup, il più prestigioso torneo internazionale di golf, in programma a Roma nel 2023 – La paura ti fa arrivare pronto, però, fermo e deciso nel centrare il proprio obiettivo. Sembrerà strano, forse, ma per me la paura di non essere in grado di portare a casa il risultato è il vero segreto del successo. Chi vince, poi, ha paura di non confermarsi, di non vincere di nuovo”. 

Il segreto del successo è stato anche il tema dell’intervento di un calciatore che ha scritto pagine importanti del calcio della Capitale. “Bisogna credere sempre in se stessi e non abbattersi mai. Non si deve mollare e ci vuole tanta, costante dedizione – ha spiegato Tommaso Rocchi, ex calciatore e attuale allenatore delle giovanili della SS LazioNello sport, come nel lavoro e soprattutto nella vita, per avere successo non devi mai perdere autostima, devi avere sempre fiducia in te stesso. È faticoso, ci sono tanti sacrifici da fare ma se si è costanti e focalizzati sull’obiettivo, il successo si raggiunge sempre”.

 

 

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