29 Gennaio 2024, h. 11:52 Notizie

PARMA – Il Procuratore Gratteri a confronto con Confartigianato: “Il dark web nuova frontiera dell’élite delle mafie”

Il Procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, una delle figure di spicco nella lotta alla ‘ndrangheta, è stato ospite il 27 gennaio ad un evento svoltosi a Salsomaggiore Terme (Parma) dove ha presentato il suo nuovo libroIl Grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ‘ndrangheta”, scritto a quattro mani con Antonio Nicaso.

All’iniziativa, organizzata da Confartigianato Imprese e dal Comune di Salsomaggiore Terme e che ha visto la partecipazione di 270 persone, sono intervenuti il Presidente di Confartigianato Marco Granelli e il Sindaco del Comune parmense Luca Musile Tanzi il quale ha sottolineato: “Siamo onorati di avere ospite una personalità come Gratteri, che si è distinto nel nostro Paese per la lotta alla mafia e all’ndrangheta. Il libro approfondisce una tematica molto attuale: l’utilizzo della tecnologia negli ambiti criminali e le sfide tutte nuove a cui le nostre Forze dell’Ordine devono far fronte per proteggere la società e le generazioni future”.

Il Presidente Granelli ha insistito sulla necessità di “non rassegnarsi a considerare l’illegalità un male incurabile. Oggi il ruolo di una associazione d’impresa non è solo quello di essere un attore economico, ma anche sociale, un presidio per la comunità e un punto di riferimento, contro la desertificazione. La legalità è un obiettivo a cui tendere, partendo dalla cultura del lavoro. Proprio per questo, noi di Confartigianato abbiamo la responsabilità di promuovere attività di sensibilizzazione e iniziative, come quella di oggi, utili per difendere le imprese dalla criminalità e dai rischi dell’utilizzo della tecnologia a loro danno”.
Granelli ha annunciato un protocollo sulla legalità che sarà presto siglato a Napoli con il procuratore Gratteri e che sarà esteso in tutti i Comuni d’Italia. “Al fianco delle forze dell’ordine e della magistratura ci deve essere la responsabilità di tutti e noi, come Confartigianato vogliamo assolvere a questo compito. Mi piace dire che dove c’è impresa c’è vita, aggregazione, scambi di buone pratiche, lavoro, benessere e sviluppo e quindi legalità”.

Il Procuratore Gratteri ha delineato un quadro molto preciso delle vecchie e nuove mafie, rispondendo alle domande del giornalista Andrea Gavazzoli, che ha moderato l’incontro.

“La nuova frontiera dell’élite delle mafie – ha spiegato Gratteri – è il dark web. Quando abbiamo scritto il libro ci siamo accorti che assoldavano hacker in Germania e Romania e riuscivano a riciclare milioni di euro, facendo transazioni finanziarie in tre continenti diversi contemporaneamente”. Ha poi sottolineato come si debba smettere di pensare che le mafie siano solo al sud: “Attraverso l’usura e i prestiti cercano di capire quali imprese sono in crisi per poter entrare come soci di minoranza e arrivare a rilevare l’attività: questo è l’obiettivo finale delle mafie. Non bisogna dunque pensare che non siano in questi territori e non bisogna continuare a pensare che esistano solo dove ci sono atti violenti, perché dove tutto sembra tranquillo le mafie vendono cocaina e con quei soldi si comprano tutto”. Il Procuratore ha parlato anche dei “paradisi normativi”: “Se Falcone ci ha insegnato a seguire il denaro oggi abbiamo imparato a seguire i sistemi normativi dei paesi perché da lì si capisce quali reati dovremo combattere”. Gratteri ha aggiunto che nel nostro Paese non si investe abbastanza in tecnologia: “Abbiamo la migliore polizia giudiziaria al mondo, tanto è vero che vengono da diversi paesi a imparare da noi, ma purtroppo avvertiamo una certa arretratezza negli strumenti tecnologici. Limitare le intercettazioni è una follia e il reato d’abuso d’ufficio non va eliminato. Se difficilmente si riesce a provarlo è perché è stato cambiato almeno quattro volte negli ultimi anni”. Blocco delle assunzioni e nessun investimento sono la causa delle carceri sovraffollate. “Le carceri sono nel momento più buio della storia italiana. Mancano 16.000 uomini di polizia penitenziaria. Dentro ci sono migliaia di ragazzi tossicodipendenti che vengono storditi con il metadone che crea altra dipendenza. Non dovrebbero stare lì, ma nelle comunità terapeutiche a cercare di disintossicarsi. Dovremmo almeno provare a salvarli. È importante dare l’esempio e parlare ai ragazzi, ai giovani che sono spugne e assorbono tutto. Bisogna fargli capire l’importanza della legalità e insegnarli a stare lontano dalle droghe: questa è la cosa più urgente – ha concluso Gratteri”.

 

rss