24 Febbraio 2024, h. 02:07 Notizie

MEDIA – Spirito Artigiano entra nel mondo dei giovani per scoprire il futuro dell’Italia

Il nuovo numero di Spirito Artigiano esplora l’universo giovanile per coglierne identità, valori, aspirazioni. Il Professor Mauro Magatti, Professore di Sociologia all’Università Cattolica di Milano, indica la necessità di porre le nuove generazioni al centro dell’agenda del Paese per comporre la frattura tra le loro fragilità, le loro attese di cambiamento e un’Italia sclerotizzata e timorosa di guardare al futuro.

Incita alla passione del cambiamento anche il Professor Giulio Sapelli, Presidente della Fondazione Germozzi, per offrire un orizzonte di futuro alle nuove generazioni e salvarle così dai rischi di una sopravvivenza malinconica o, peggio, della depressione.

Condizioni che Massimo Ammaniti, psicoanalista, approfondisce mettendo in evidenza la difficoltà dei giovani a costruire la propria personalità, con una lunga fase di ricerca e di instabilità che si prolunga anche oltre i 30 anni e che Ammanniti definisce di ‘adultescenza’.

Il Professor Alberto Rosina, ordinario di Demografia e Statistica sociale all’Università Cattolica di Milano, insiste sulla necessità di formare bene i giovani per inserirli in modo efficiente nel mondo del lavoro, valorizzarne al meglio il contributo qualificato nelle aziende e nelle organizzazioni.

Ed è proprio dai giovani che arriva un’inaspettata consapevolezza dei valori artigiani della creatività, unicità, sostenibilità che, spiega Giovanni Boccia, direttore della Fondazione Germozzi, sono sempre più presenti nei consumi della generazione Z.

La nuova gerarchia che i giovani attribuiscono ai tempi di vita e ai tempi di lavoro è al centro dell’analisi di Massimiliano Valerii, direttore del Censis, e dell’intervista al Professor Paolo Boccardelli, Direttore della LUISS Business School, secondo il quale “vi è nei giovani una visione nuova del “valore del lavoro” e quindi del ruolo che il lavoro deve avere all’interno di un più ampio percorso di crescita che prima di tutto è personale. Il lavoro rappresenta solo una parte dell’evoluzione del sé per i giovani ed è importante che sia di valore, che si configuri come un’esperienza arricchente”.

E proprio sulle opportunità di lavoro per i giovani nella tutela e conservazione del nostro patrimonio storico e culturale si concentra Luciano Monti, Docente di Politiche dell’Unione Europea alla LUISS Guido Carli di Roma, mentre Riccardo Giovani, direttore delle politiche del lavoro di Confartigianato, sottolinea la necessità di investire sul capitale umano e sulle competenze avvicinando scuola, famiglie, giovani e imprese e analizza le novità del liceo del made in Italy e le nuove Linee guida per l’orientamento, recentemente adottate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Un futuro sostenibile non può che partire dal riconoscimento del ruolo del giovani: ne è convinta Mariella Nocenzi, docente di Sociologia generale all’Università La Sapienza di Roma, così come Tiziana Sallusti, preside del liceo Mamiani di Roma, spiega le trasformazioni della scuola per formare le nuove competenze necessarie ai giovani per educarli alla vita e ad affrontare le grandi rivoluzioni dei nostri tempi.

Trasformazioni che però restituiscono una straordinaria attualità all’artigianato, come testimonia Roberta Ligossi, cofondatrice di Ta-Daan, nel raccontare l’esperienza di TA-DAAN che nasce dalla passione personale per l’artigianato e dalla sua rinascita e riscoperta sul mercato. I motivi? In un mondo sempre più standardizzato, veloce e digitale abbiamo più che mai un bisogno esasperato di tornare all’analogico. Tornare a parlare di artigianato significa quindi parlare di tre valori fondamentali per la contemporaneità: unicità, consapevolezza e soprattutto sostenibilità.

 


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