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Confartigianato al tavolo al Mimit: “Certificazione di legalità per tutelare eccellenza moda made in Italy”

“Garantire qualità, tracciabilità e legalità della filiera moda made in Italy”. E’ la priorità indicata dal Presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini al tavolo sulla moda svoltosi oggi al Ministero delle Imprese e del made in Italy.

Vignolini ha sottolineato la necessità di tutelare l’eccellenza del settore moda italiano, in cui operano quasi 80mila imprese con 456.000 addetti, di cui 40.515 artigiane con 129.000 occupati, con interventi mirati che valorizzino le aggregazioni e le filiere anche attraverso la certificazione di legalità su cui Confartigianato Moda sta lavorando con il Ministero.

Confartigianato Moda ha poi sollecitato il rafforzamento del sostegno all’efficientamento energetico e alla riqualificazione digitale degli impianti, anche attraverso il modello del revamping, come già sperimentato con successo nell’industria 4.0;

Tra le proposte anche la riduzione strutturale dei costi energetici per aumentare la competitività delle imprese e l’avvio in tempi rapidi della normativa EPR (Responsabilità Estesa del Produttore) per il settore tessile con le modifiche proposte per valorizzare le filiere a monte.

Vignolini ha espresso apprezzamento per le misure sul credito d’imposta per i campionari annunciate dal Ministro Urso, definendole “un passo concreto verso il sostegno diretto alla creatività e all’innovazione delle micro e piccole imprese” e ha riconosciuto l’impegno del Ministero per il costante confronto con le imprese attraverso i tavoli tecnici.

 

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