Territorio
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“Insieme, ogni giorno”, oltre 1.400 persone all’evento di Confartigianato Emilia-Romagna


Davide Cortini, campione europeo di handbike, e lo chef Igles Corelli hanno emozionato con le loro parole gli oltre 1.400 tra funzionari, imprenditori, dirigenti e liberi professionisti che hanno partecipato martedì 22 luglio al Palacongressi di Rimini all’evento “Insieme, ogni giorno. Passione e visione, persone che fanno la differenza”, il tradizionale appuntamento d’estate di Confartigianato Emilia-Romagna.

L’evento ha ospitato una interessante tavola rotonda con Vincenzo Colla, Vice presidente della Regione Emilia-Romagna, Marco Granelli, Presidente nazionale di Confartigianato, e Davide Servadei, Presidente regionale di Confartigianato Emilia-Romagna. La chiusura dei lavori è stata affidata a Michele De Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna, mentre la conduzione a Valerio Baroncini, vice direttore de “Il Resto del Carlino.

Davide Cortini: “Non serve piangersi addosso”
L’incidente in bicicletta mi ha cambiato completamente la vita. Sei mesi di stop, io all’ospedale di Montecatone per le cure e la mia famiglia era a casa senza di me. Dovevamo però andare avanti e non è certo stato facile. Tutte le mattine quando apri gli occhi devi avere una gran grinta, devi essere contento. È logico che non ci metto la firma per essere in carrozzina, perché in piedi si stava benissimo, ma se però ti trovi in un’altra situazione, una situazione come questa, non devi piangerti addosso, non devi… Devi affrontarla con disinvoltura, non aver timore di chiedere aiuto alla gente. Lungo la mia strada ho avuto la fortuna di incontrare Confartigianato che ci ha sempre aiutato, prima nel lavoro di artigiano o ora nella mia attività sportiva, donandomi un macchinario per la respirazione, un dispositivo che praticamente ti riduce l’ossigeno e fa sì che sia come correre in altura.

Igles Corelli: ”La formula vincente? Fare gruppo, essere uniti come in una famiglia”
Nella vita ci vuole anche la fortuna di prendere i treni giusti, io ho avuto la fortuna di incontrare Giacinto Rossetti che nel 1975 decide di rilevare ad Argenta, in provincia di Ferrara, una pizzeria che si trasformerà poi in ristorante nel 1977. Lui cura personalmente la cantina, che in breve tempo diventa un riferimento in Europa, mentre a me, allora giovane cuoco, affida la cucina. Con il “Trigabolo” abbiamo sposato questa voglia di emergere in un territorio abbastanza difficile fino a farlo diventare uno tra i primi tre ristoranti in Italia. Essere qui ora è come sentirsi al “Trigabolo”, perché voi siete una famiglia. Questa è la cosa più importante in un’attività: fare gruppo, restare uniti, aiutarsi proprio come si fa in una famiglia. La nostra brigata è rimasta assieme a 14 anni. Questa è stato la nostra grande forza. Da questa brigata sono poi scaturite 51 stelle, abbiamo fatto scuola. E da questa esperienza è nata anche la rassegna “Saperi e sapori” che, dal 1990 al 1994, ha visto avvicendarsi ai fornelli i più prestigiosi chef del mondo. Proprio ad Argenta. Tutto ciò è successo perché dietro c’è stata tanta volontà, tanta fatica, ma anche qualcos’altro. Il gruppo non solo ha lavorato duramente, perché senza il lavoro non si va da nessuna parte, ma è stato capace anche di creare una sintonia che andava oltre il ristorante.

La tavola rotonda

Marco Granelli: “Il futuro sono le reti d’impresa”
È con emozione, orgoglio e gioia che partecipo a questa iniziativa di Confartigianato, questa sala è la dimostrazione che anche la passione e l’entusiasmo aiutano a far crescere l’associazione. Sono convinto che il modello dell’impresa artigiana sia vincente. Un modello che può raccontare una bella storia del nostro Paese, qui in Emilia Romagna, ma anche in tutta Italia. Lo dico con il pragmatismo che ci vede oggi secondo paese manifatturiero d’Europa e quarto esportatore nel mondo. Quindi quando ci dicono che il problema è il nanismo d’impresa non posso che ridere. Il nostro è un modello vincente perché è legato al territorio, legato alla qualità, legato soprattutto alle persone. Quando si parla di artigianato non si celebra un qualcosa che fa riferimento al passato come vorrebbe qualche economista, ma ad un qualcosa che è fortemente ancorato nel presente e che guarda continuamente al futuro, perché oggi essere artigiani significa avere un rapporto stretto con i tempi che cambiano. Oggi però serve un passo in più. Siamo stati dei bravissimi solisti, ma oggi essere artigiani significa mettere al centro la capacità di aggregazione. La risposta ai cambiamenti passa attraverso le reti d’impresa, perché piccolo è bello, ma insieme a volte è meglio.

Vincenzo Colla: “Dobbiamo fare di tutto per trattenere in Italia i nostri giovani”
Un pomeriggio intenso, con testimonianze bellissime. Grazie a Confartigianato, un’associazione che sa stare nella complessità, che fa dell’umanesimo un suo tratto distintivo. Abbiamo affrontato dei temi strategici, a cominciare da come evitare di perdere i nostri giovani. In tanti dopo gli studi se ne vanno all’estero. Una doppia sconfitta per il Paese. Prima perché c’è un forte investimento pubblico per formare questi ragazzi e ragazze che va a vantaggio di quei paesi che li accolgono; in secondo luogo perché la loro uscita impoverisce l’Italia. Dobbiamo fare di tutto per trattenerli, anzi dobbiamo anche cambiare il modello di integrazione perché abbiamo bisogno di teste e di braccia. Dobbiamo, quindi, trattenere i nostri giovani e far entrare anche nuove figure che abbiano delle competenze specifiche. Cosa fa la Regione? Stiamo predisponendo un grande piano casa, sia per foresterie a disposizione degli studenti, sia per dare appartamenti dignitosi a prezzi calmierati che permettano alle imprese di trattenere i lavoratori e di assumerne di nuovi. Poi un grande investimento sulla formazione, tutte le impresa ci parlano della difficoltà di incrociare domanda e offerta di lavoro. Infine in dirittura d’arrivo uno dei più grandi bandi sulla digitalizzazione, specifico sul sistema delle piccole medie imprese e dell’artigianato, che coinvolgerà più di mille imprese. .

Davide Servadei: “Essere più elastici possibili e più rapidi nei cambiamenti”
Oggi il nostro mondo ha bisogno di una ginnastica molto speciale, che è quella di riuscire ad essere più elastici possibili e più rapidi nei cambiamenti. Continuare a sostenere ‘abbiamo sempre fatto così non basta più. Non si tratta di una questione di dimensioni, ma della capacità di affrontare i cambiamenti in atto. Non possiamo restare fermi di fronte alle grandi sfide, al contrario, dobbiamo imparare a cavalcarle, con la consapevolezza che saranno necessarie nuove competenze.Siamo portatori di una cultura del saper fare, di una manualità e di una capacità di vivere il territorio che non dobbiamo disperdere. Siamo resilienti e resistenti, ma oggi per affrontare il futuro ci sono due meccanismi che si devono incrociare: da una parte quello, appunto, del saper fare bene, dall’altra una grande velocità al cambiamento per rispondere con efficacia alle sfide che stanno venendo avanti.

Le conclusioni

Michele De Pascale: “58 milioni di investimento sul bando digitalizzazione” Questa iniziativa rappresenta un momento importante per affrontare le sfide del futuro non solo per Confartigianato ma anche per tutto il sistema produttivo dell’Emilia Romagna. Come Regione siamo a fianco delle nostre imprese sia sui tema della transizione energetica e della sostenibilità, e, notizia di giornata, daremo copertura al 100% del bando sulle digitalizzazione portando a 58 milioni di euro sostegno alle imprese per sostenere i loro progetti di innovazione, tema centrale per la competitività del nostro sistema. Poi assieme a Confartigianato daremo vita a un lavoro comune sul tema della nuova legge urbanistica, del sistema delle Infrastrutture strategiche del nostro territorio per affrontare al meglio la crisi e le tante difficoltà internazionale con la forza però di essere l’Emilia Romagna.

“Davide Cortini e Igles Corelli ci hanno raccontato la storia di uomini coraggiosi che hanno dato vita a dei progetti di successo. Dal maestro della gastronomia italiana abbiamo ascoltato la storia del Trigabolo, di come da una piccola pizzeria della bassa ferrarese sia nato un grande ristorante, un’eccellenza del nostro paese che ha ottenuto due stelle Michelin, la terza ad honorem. Ora questa storia diventerà un film sostenuto anche da Confartigianato. Cortini dopo aver avviato un’attività imprenditoriale in un piccolo paese del nostra appennino, ha subito un gravissimo incidente che lo ha costretto a intraprendere un percorso decisamente diverso e impegnativo fino ad entrare nel team di Alex Zanardi come atleta di handbike, diventando prima campione italiano e poi europeo. Ora, sempre accompagnato da Confartigianato, si sta preparando per i campionati mondiali che si terranno in Belgio nel prossimo settembre. Le loro parole ci insegnano che con la creatività, la passione e la volontà si possono realizzare veramente sogni inimmaginabili. Infine nella tavola rotonda abbiamo affrontato i temi caldi dell’economia e accanto alle analisi sono emersi idee e progetti che tracceranno l’iniziativa della nostra associazione nei prossimi mesi”, le parole in chiusura di Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Emilia-Romagna.

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